TITTI GIULIANI FOTI
Cronaca

Zeffirelli, Papa Francesco e i giovani. «Commosso come un ragazzino»

Il Maestro ricevuto dal Papa: «Conosce i miei film, non ero lì per ricevere complimenti»

Franco Zeffirelli ricevuto da Papa Francesco

Franco Zeffirelli ricevuto da Papa Francesco

Roma, 15 marzo 2016 - «Abbiamo parlato di argomenti che riguardano tutti noi e toccano la nostra società. Lui è disponibilissimo a capire e approfondire i problemi che ci assillano, perché li sente come noi, dal profondo. È una persona meravigliosa, dolce, disponibile, umile: standogli accanto, non mi vergogno a dire che ho provato una grande emozione, quasi una commozione che mi ha accarezzato il cuore».

Invitato in udienza privata da Papa Francesco, il Maestro Franco Zeffirelli è stato ricevuto ieri in forma privata nella residenza di Santa Marta. «Credo che il privilegio obblighi a qualcosa – dice Zeffirelli uscito dal Cancello del Perugino –. Credo che non possa vantare diritti chi non si dà doveri. E questo Santo Padre, eccome se ne accolla di doveri: ha capito che non è l’ambizione l’antidoto all’immobilità, al pensar corto per paura che troppo rapidamente tutto scorra e possa travolgere. Caso mai è l’umiltà, la voglia di stare vicino alla gente. La chiave è l’amore». Poche parole del Maestro Zeffirelli, e ancora un calo di voce: «Mi metterò a sua completa disposizione appena sarò guarito da questa fiocaggine. Anche il Santo Padre ha capito che mi comporto come se avessi ancora 14 anni e ne pago le conseguenze. So che ci rivedremo presto».

Un momento storico per il grande regista fiorentino, accompagnato con discrezione, ieri alle 11, dai figli adottivi, Luciano e Pippo nella residenza papale. Dice Zeffirelli: «Ho trovato molto consolante che abbia apprezzato tutto il mio lavoro, ma certamente non ero andato lì per farmi fare complimenti. Questo Papa è un uomo speciale, illuminato e ho trovato con lui anche una grande condivisione sul programma riguardo ai giovani. Ci siamo confrontati e capito che abbiamo molte idee in comune. Quel che lo tocca di più sono di sicuro i problemi della gioventù: durante il colloquio amabile e esclusivo, non nascondo che eravamo entrambi molto emozionati».

Maestro, tra i suoi lavori quali sono stati i preferiti del Santo Padre? «Li conosceva bene tutti, e non mi sono sorpreso: nauralmente ha amato Gesù di Nazareth. E ‘Fratello Sole, Sorella Luna’ l’aveva visto addirittura in Argentina. La storia di San Francesco è in una particolare trasposizione cinematografica nella quale l’attore Graham Faulkner era così entrato nel personaggio di Francesco, da cambiare anche la sua vita privata. Un Francesco diventato reale via via che cresceva il film. Gli avevo fatto avere anche il libro che raccontava il film: sono contento che lo abbia apprezzato. E’ stata una visita meravigliosa: era molto tempo che non avvertivo un senso di serentità , ma è stato facile, accanto a questo Pontefice dolcissimo. Ha sentito che avevo un filo di voce e si è messo accanto a me con molta semplicità». Il Maestro ha fatto spesse volte riprese in Vaticano già dagli anni ’70, e dopo l’enorme successo di Fratello Sole Sorella Luna, ha firmato la regia della Messa Solenne per Paolo VI, l’apertura dell’Anno Santo di trent’anni fa, oltre a un omaggio alla città di Roma, film con Bocelli. Ha poi collaborato con molti vaticanisti per il Gesù di Nazareth, e stato scelto per due speciali, uno su Padre Kolbe, l’altro su Papa Wojtyla.

E domani una delegazione guidata dal sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, conferirà a Zeffirelli la cittadinanza onoraria della città. La cerimonia si terrà nella sua villa sull’Appia Antica. «Gubbio – spiega il regista – è la città dove ho realizzato molte delle scene di ‘Fratello Sole, Sorella Luna’ e ricordo la partecipazione durante tutte le riprese del mio film. E’ stato un esempio di qualità e di stile che ha lasciato in me e nei miei collaboratori un ricordo indelebile, come l’accoglienza e la disponibilità». E ancora ieri, con il Santo Padre il regista ha condiviso anche un grande momento di spiritualità, pregando insieme il Padre nostro.