"Sono ferita e la mia amica è morta". Trovate senza vita le due donne scomparse

Venerdì mattina una telefonata ai carabinieri nella quale una voce femminile parlava di un incidente con una mietitrebbia. Poi il cellulare si era spento

Le ricerche dei carabinieri a San Donato Milanese

Milano -  "Aiuto, siamo state investite da una trebbiatrice, la mia amica è morta e io sono ferita". Poche parole nella telefonata di una giovane, venerdì mattina, al 112. La donna aveva riferito, in lingua araba, di trovarsi in un campo di mais ai confini con San Donato Milanese (Mi), dove lei e una sua amica erano state investite da una mietitrebbia. La giovane aveva precisato che a seguito dell'incidente la sua amica era deceduta, mentre lei era gravemente ferita. La linea telefonica si era poi interrotta e da quel momento il numero non era stato più raggiungibile.

Fin da subito i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese avevano avviato le ricerche (con l'ausilio degli elicotteri del 118 e del secondo nucleo elicotteri carabinieri di Orio al Serio) nella zona dove era stato localizzato il cellulare della donna (San Giuliano Milanese, via Toscana, in aperta campagna), mentre avevano contestualmente informato la Procura della Repubblica di Lodi per la localizzazione del telefono, che è sempre risultato irraggiungibile e che, quindi, non era stato possibile rintracciare. I carabinieri avevano anche richiesto alla Prefettura di Milano l'attivazione del piano di ricerca di persone scomparse. Al lavoro anche i vigili del fuoco. 

Questa sera, alle 20, la scoperta dei carabinieri, che hanno trovato i corpi senza vita delle due donne in un campo di mais che costeggia la tangenziale Ovest: sui cadaveri sono stati riscontrati segni compatibili con l'investimento di un mezzo pesante. La Procura di Lodi ha disposto l'autopsia mentre si cerca di risalire a chi stesse lavorando in quella zona nella giornata di ieri.  "Sono stati ritrovati sì i corpi delle due ragazze scomparse da San Giuliano Milanese, una delle quali aveva poi lanciato un Sos al 112 ma non è stata ritrovata una mietitrebbia nelle vicinanze", ha spiegato il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro. E ancora: "Mentre si indaga per cercare di arrivare a chiarire i contorni della vicenda e per identificare il responsabile, lavoreremo anche per cercare di capire anche come mai queste due donne si trovassero lì". 

Le vittime sono due amiche di 28 e 32 anni, entrambe marocchine. Erano uscite di casa avvisando che sarebbero rientrate più tardi, motivo per cui i familiari nelle ore successive non avevano denunciato la scomparsa. Potrebbero essere state distese nei campi, magari addormentate, e potrebbero non essersi accorte della presenza o dell’arrivo del mezzo agricolo. Mentre, l'uomo alla guida della mietotrebbia potrebbe non averle viste anche a causa dell'erba alta. Dopo essere state travolte, una delle due donne si sarebbe spenta subito e l’altra avrebbe tentato di chiamare i soccorsi, prima di morire a sua volta a causa delle gravi ferite riportate. Ma la vicenda è tutta da chiarire.