
una sala operatoria (repertorio)
Sesto San Giovanni (Milano), 13 aprile 2021 – L’intervento chirurgico al seno non è riuscito e MultiMedica è stata condannata a un risarcimento di oltre 27mila euro. Il caso risale al 2008, quando una donna si era sottoposta a un’operazione di mastoplastica additiva con protesi presso l’istituto di via Milanese. Tuttavia, il risultato estetico era apparso subito insoddisfacente alla paziente, a causa di una asimmetria mammaria non presente prima dell’intervento. In più, si sarebbero manifestate anche delle complicazioni che avevano portato la signora ad altri ricoveri e ad altri interventi di revisione. Purtroppo, senza ripristinare e migliorare la situazione. La donna, per diverso tempo, ha infatti continuato a lamentare dolore al seno. Per questo motivo, ha deciso di affidarsi a Konsumer, associazione per la tutela dei consumatori, e di farsi tutelare in giudizio dall’avvocato Giovanni Franchi che ha vinto la causa presso il Tribunale di Milano in materia di responsabilità medica.
Pessimo risultato estetico, dolore persistente e numerosi interventi riparatori le accuse avanzate dall’Associazione Konsumer e che sono state riconosciute in aula. Nel corso del giudizio era stato nominato un consulente tecnico, che ha concluso la propria relazione, affermando che la strategia chirurgica del professionista appariva contrassegnata da mancanza di diligenza e prudenza. La sentenza del 6 aprile riconosce l’erronea esecuzione dell’intervento di mastoplastica additiva bilaterale e la responsabilità della struttura sanitaria con la condanna a rimborsare alla signora la somma complessiva di 27.154,29 euro, di cui 13.315,76 euro a titolo di danno biologico, 4.606,53 euro per danno derivante da inabilità temporanea e 4mila per danno morale, oltre alle spese di lite, poste a carico dei soccombenti. 2008. “È questa un’importante sentenza relativamente ad errori medici, errori, purtroppo sempre più frequenti, specie in operazioni al seno - ha dichiarato l’avvocato Franchi -. Gli uffici Konsumer sono a disposizione di tutti gli interessati, per tutelare chi si trovi in situazioni affini”.