
Elon Musk con la sorella Tosca
Firenze buia e deserta, in piena notte. In piazza del Duomo, davanti alla Cupola di Brunelleschi, c’è un silenzio irreale. Nessun turista, né passanti. Sembra quasi di sentire l’acqua dell’Arno che scorre, a centinaia di metri. In questo scenario surreale si sta girando un film, Gabriel’s Rapture, il rapimento di Gabriel. "Rapimento" che può anche essere inteso come estasi: "sono rapito". Dalla passione.
Gabriel è Giulio Berruti, 36 anni, occhi di ghiaccio, fascino implacabile. Ha recitato con Peter Greenaway e nel sequel di Elisa di Rivombrosa. È, qui, un professore universitario, specialista di Dante, che vive un amore travolgente con una studentessa – l’attrice è l’australiana Melanie Zanetti. Fra pochi giorni si girerà all’interno degli Uffizi, davanti alla Venere di Botticelli.
Regista e produttrice del film – il secondo di una trilogia, dopo Gabriel’s Inferno – è una donna intraprendente, entusiasta, decisa. Si chiama Tosca Musk. Ed è, sì, la sorella di Elon Musk, il secondo uomo più ricco del mondo, il fondatore di Tesla e il creatore di Space X. L’uomo che metterà Tom Cruise su un razzo, per girare il primo film nello spazio. Mentre Elon pensa, intanto, già a colonizzare Marte. Ma Tosca, più piccola di tre anni – è nata nel 1974 – non se ne è stata certo con le mani in mano. Da vent’anni dirige film e serie televisive; tre anni fa ha fondato Passionflix, una piattaforma streaming dedicata esclusivamente al pubblico femminile. Un Netflix della passione, dell’eros e del romanticismo. L’abbiamo incontrata a pochi minuti dal primo ciak di Gabriel’s Rapture.
Inevitabile chiederglielo: che reazioni ci sono, in una stanza, quando dice il suo nome?
"Molto positive! Mi sono accorta che è un nome molto amato. Però, in realtà, non troppi fanno il collegamento. Io mi occupo di film romantici: i fan di quel genere non si interessano troppo alle ricerche di mio fratello Elon. Sono due mondi diversi".
E per lei, personalmente, com’è il rapporto con Elon?
"Meraviglioso. Nostra madre Maye è stata straordinaria nel tenerci tutti uniti, Elon, Kimbal – l’altro nostro fratello – e me. Abbiamo attraversato i continenti, dal Sudafrica al Canada agli Usa, ma non abbiamo mai smesso di sentirci uniti. Ma la più forte di tutti è nostra madre: ci ha sempre insegnato che se c’è un problema, il punto è trovare la soluzione".
Veniamo al film. Come avete scelto il protagonista, Giulio Berruti? Lo conosceva per i suoi film internazionali?
"In realtà ce lo hanno segnalato i fan del romanzo. Sono loro che ci hanno detto che lui era perfetto per il personaggio del libro di Sylvain Renard da cui è tratto il film".
Avete un dialogo così profondo con gli spettatori di Passionflix?
"Sì: è un dialogo continuo. Chiediamo ai follower di partecipare suggerendo romanzi da trasformare in film, e nomi di attori che trovano ‘giusti’ per quei personaggi. I loro suggerimenti sono preziosi, perché loro ‘sentono’ fortemente i libri e le loro atmosfere".
Sui sentimenti lei ha focalizzato la sua piattaforma, Passionflix, la ’Netflix della passione’. Scommette sul romanticismo. Ce n’è più bisogno, oggi?
"Sì. Con la pandemia, è cresciuto in tutti noi il bisogno di vivere storie d’amore, sentire che i sentimenti non sono scomparsi".
Lei si chiama Tosca. Sua madre ama Puccini?
"Sì: mia madre è appassionata di opera, e così porto un nome ‘italiano’. Sono riuscita a sentire Tosca solo una volta, a Los Angeles. Uno dei miei sogni sarebbe vederne una rappresentazione in Italia, magari al festival pucciniano".
Per Gabriel’s Rapture ha scelto una produzione esecutiva italiana, e una troupe in gran parte italiana.
"Sì, mi sono affidata alla Dado production di Lino Ruggiero: da anni lavorano con troupe internazionali, sono un gruppo di lavoro formidabile, insieme a una Film commission molto presente".
Quanto a lungo girerete in Italia?
"Ancora due settimane. Dopo Firenze, a San Gimignano e in Umbria".
Seguirà l’esperimento di suo fratello Elon con Tom Cruise nello spazio?
"Da lontano! Per ora, il mio mondo è un altro, ancorato alla terra. Lascio lo spazio a lui".