Sequestrati 40 quintali di pesce irregolare

Livorno, maxi operazione della Guardia Costiera. Multe per 21mila euro. C'è anche il caso dei granchi cinesi

Granchi cinesi sequestrati

Livorno, 5 giugno 2021 - Quattro tonnellate di prodotti ittici sequestrati dalla guardia costiera di Livorno in città e in altri centri della Toscana in un’operazione di controllo sulla filiera della pesca. Il sequestro è avvenuto a seguito di 113 ispezioni in cui sono stati contestati 16 illeciti di cui uno penale, mentre ammonta a 21mila euro il totale complessivo delle sanzioni inflitte per violazione delle norme sull’esercizio della pesca e sulla commercializzazione dei prodotti che, in un caso, hanno portato alla denuncia del titolare di una pescheria per vendita di specie ittiche vietate. Inoltre i militari hanno sequestrato sei attrezzi da pesca.

Le verifiche, mirate a tutelare in particolare il ‘made in Italy’, sono state svolte soprattutto sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione e i magazzini all’ingrosso. Nella provincia di Livorno i militari hanno sequestrato 3.980 kg di prodotti ittici di vario genere sprovvisti di regolare documentazione di tracciabilità e in alcuni casi non correttamente conservati. Ai titolari sono state inflitte sanzioni amministrative per un totale di 5mila euro. A Prato, invece, gli ispettori pesca della Guardia Costiera di Livorno e i funzionari della Asl hanno ispezionato alcune pescherie gestite da cittadini di nazionalità cinese. Dopo aver visionato la documentazione ed il prodotto ittico esposto nei banchi vendita, hanno rinvenuto cernie sotto la taglia minima commercializzabile e circa 15 kg di granchi cinesi vivi appartenenti alla specie esotica, denominata ‘eriocheir sinensis’, altamente invasiva e pericolosi per l’ambiente marino. I crostacei sono stati quindi posti sotto sequestro e il titolare della pescheria è stato denunciato. Già in passato c’erano stati sequestri di questo tipo di granchio.

L’attività condotta in mare ha portato poi ad individuare un’imbarcazione da pesca professionale di Porto Santo Stefano (Grosseto) che nelle ore notturne, durante l’attività di pesca, si è resa ‘invisibilè al sistema di localizzazione satellitare. Al comandante dell’unità da pesca è stata comminata una sanzione amministrativa di 2mila euro.