Aifa: la pillola anti Covid disponibile in Italia già dopo Natale

Il farmaco della Merck in Gran Bretagna è prescrivibile da inizio novembre

Pillola anti Covdi Merck (Ansa)

Milano, 17 novembre 2021 - Nel giorno che porta il numero dei nuovi contagiati oltre quota 10mila arriva la notizia che la disponibilità della pillola anti-covid ci sarà "nelle settimane successive" al Natale. A dirlo  il direttore generale dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) Nicola Magrini. "Ci siamo però attivati affinché la prenotazione di questi due farmaci orali ci sia il prima possibile, avendo proceduto in accordi in tal senso in questi giorni. La valutazione sarà compiuta nei prossimi giorni anche a livello centrale, dell`Agenzia Europea del Farmaco per i due farmaci in sequenza, Hanno dato risultati più che promettenti, piuttosto confortanti. La valutazione compiuta si avrà nelle prossime settimane, un primo parere positivo è stato dato per avviare la prenotazione e l`acquisto di questi due farmaci appena sarà possibile".

Pfizer

Nelle scorse settimane Pfizer ha reso noto che la sua pillola, chiamata Paxlovid, è sicura e riduce dell'89% il rischio di ricovero e morte nelle persone ad alto rischio se presa nell'arco di tre giorni dalla diagnosi. La pillola, se assunta insieme all'antivirale ritonavir, è altamente efficace se presa nei giorni successivi alla diagnosi. La casa farmaceutica  Pfizer ha presentato alla Food and Drug Administration (Fda) la domanda per l'uso in emergenza della sua  pillola antivirale secondo il Washington Post, l'amministrazione Biden dovrebbe annunciare in settimana l'acquisto di 10 milioni di cicli di questo trattamento. Un investimento multimiliardario, osserva il quotidiano statunitense, che la Casa Bianca spera aiuterà a cambiare la traiettoria della pandemia evitando molti ricoveri e decessi. Pfizer, seguendo la strada già intrapresa da Merck,  ha anche siglato un accordo di licenza con la Medicines Patent Pool sostenuta dall'Onu per ampliare l'accesso alla sua  pillola antivirale nei paesi in via di sviluppo. L'intesa per aumentare le forniture delle pillole anti virali di Pfizer. I produttori di farmaci generici potranno infatti produrre il farmaco in anticipo rispetto al via libera delle autorità per velocizzare le forniture ai paesi a reddito medio e basso. L'accordo è il primo con cui la società apre alla condivisione della tecnologia su un prodotto anti  Covid.

Merck 

Il mese scorso, invece i funzionari di Merck e Ridgeback avevano  annunciato i risultati di uno studio clinico che ha scoperto che somministrare il farmaco a pazienti affetti da Covid-19 all'inizio della malattia ha ridotto del 50% il rischio di ospedalizzazione e morte.  Il Gran Bretagna l'agenzia regolatoria (Mhra) ha già  sdoganato  l'uso come terapia standard del Molnupiravir che può essere prescritto a chi venga testato positivo nel Regno e abbia almeno un fattore di rischio ulteriore come obesità, cardiopatie, diabete o in genere un'età superiore ai 60 anni. Un medicinale - che agisce interferendo nella replicazione interna all'organismo del virus - che l'authority indipendente d'Oltremanica, formata da specialisti e scienziati di chiara fama, ha definito "sicuro ed efficace". Destinandolo per il momento a disposizione di chiunque, colpito da forme anche blande o moderate di Covid, debba fare i conti con condizioni di pericolo extra in grado potenzialmente di aggravare le conseguenze dell'infezione fino al ricovero in ospedale. L'indicazione della Mhra è chiara: andrà utilizzato per questa fascia di pazienti quanto prima dopo un tampone positivo, possibilmente entro 5 giorni.

Ma come funziona la pillola anti-Covid?

"Praticamente  Merck - ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco - è come fornire al virus dei mattoncini Lego della sequenza del genoma, però sbagliati, che fanno inciampare la replicazione del virus impedendogli di propagarsi nelle cellule. La terapia è di 5 giorni con una dose ogni 12 ore e i risultati, sia in termini di riduzione della carica virale sia della riduzione della patologia, sono confortanti". Dopo quanto tempo si guarisce? "Ci vogliono sempre i 5 giorni di somministrazione, però - precisa Pregliasco - già in seconda giornata le cose migliorano e i risultati si vedono". Ma "l'efficacia - avverte - è collegata anche alla tempistica di somministrazione, quindi prima si assume meglio è". Effetti collaterali? "I risultati non evidenziano alcun particolare effetto negativo in termini di tollerabilità. Gli eventi avversi registrati - assicura il virologo - sono davvero pochissimi e di nessun particolare rilievo sugli aspetti gastrici, assolutamente non gravi".  A chi potrà essere somministrato il farmaco? "E' per tutti - risponde il medico - non solo per i casi gravi, e il bello è che è ideale per essere somministrato a casa. Appena ci sarà la registrazione sarà possibile prescriverlo anche sul territorio".