Roma, 27 gennaio 2023 - All'Ucraina sarà dato l'avanzato sistema di difesa aerea Samp-T grazie all'accordo raggiunto tra Francia e Italia. Infatti il sistema FSAF Samp-T (acronimo che deriva da francese Famille de Sol-Air Futurs Sol-Air Moyenne-Portée / Terrestre, cioè: Piattaforma di terra per un missile terra-aria) è prodotto dal consorzio europeo Eurosam formato da MBDA Italia, MBDA Francia e la Thales. Il sistema missilistico è principalmente difensivo e fa uso di razzi Aster 30 dotati di un raggio d'azione di 100 km per l'intercettazione di aerei, e di 25 km per abbattere i missili. Le batterie sono costituite da lanciatori che possono essere da 8, fino a 48 missili.
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Sistema di difesa aerea Samp-T all'Ucraina: Italia e Francia vicine all'intesa
Nato agli inizi del 2000 da una collaborazione franco-italiana, la FSAF (Famiglia di Sistemi Superficie Aria), il sistema missilistico terra-aria è stato concepito, si legge sul sito del ministero della Difesa, per essere utilizzato a media portata, con caratteristiche che permettono di agire in scenari operativi che richiedono una certa mobilità, la semplicità di azione e possibilità di adeguare il dispositivo secondo tempi della dinamicità della manovra. Il costo è variato negli anni: 775 milioni di euro per la prima fase, 467 per la seconda, un miliardo e novanta milioni di euro per l'ultima fase.
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Il sistema Samp-T quindi è ideale per contrastare le minacce aeree russe e i missili balistici tattici a corto raggio di Mosca. E come ha ricordato il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, "L'Italia invierà in Ucraina solo armi difensive". Nel Bel Paese le batterie sono entrate in servizio nel 2013, e sono state impiegate in attività operative ed addestrative, come quando furono schierate, fra il 2015 ed il 2016, per la sorveglianza dei cieli di Roma in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia. Una batteria invece ha operato in Turchia, dal giugno 2016 al dicembre 2019, nell'operazione Nato "Active Fence", con il compito di sorveglianza dei cieli della città di Kahramanmaras, sul confine sud-est dell'Alleanza Atlantica, 24 ore su 24.
Le batterie Samp-T hanno partecipato all'esercitazione della Difesa, la Joint Stars presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra in Sardegna, e dove si è testata la piena interoperabilità coi sistemi di difesa aerea nazionali anche in presenza di Electronic Warfare. Inoltre il sistema missilistico franco-italiano è stato inserito nel programma Nato Active Layered Theatre Ballistic Missile Defence (ALTBMD). Infine una batteria è in Kuwait nell'ambito dell'Operazione Inherent Resolve.
Il Samp-T hanno un Modulo di Ingaggio con cui si controlla sistema. In precedenza nel Modulo di Comando viene pianificata della missione, supervisione della missione e il coordinamento del supporto logistico. Fondamentale il Radar Multifunzione ARABEL 90, gli occhi del sistema che possono individuare, acquisire, identificare e inseguire i bersagli fino all'intercettazione. Il sistema radar è alimentato dal Modulo Gruppo Elettrogeno caratterizzato da un doppio gruppo elettrogeno per garantire la continuità di esercizio anche in situazioni di isolamento. Infine il Modulo Lanciatore Terrestre è fornito di 8 missili ASTER30, missile a lancio verticale con guida terminale a seeker attivo, e il Modulo Ricarica Terrestre per le operazioni di caricamento delle celle dei missili sul lanciatore.
Il sistema Samp -T in Italia ha mandato in pensione le batterie contraeree del sistema HAWK, assegnate al 4º Reggimento artiglieria controaerei "Peschiera" di Mantova. Vista l'efficacia l'Esercito Italiano sta considerando aumentare il numero Samp - T, al momento i sistemi in dotazione sono 5, e ora alcuni partiranno per l'Ucraina.
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