ROSARIO PALAZZOLO
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Sesto San Giovanni intitolerà un luogo a Gino Strada. Petizione social a Milano

Il sindaco dell'ex Stalingrado Di Stefano: "E' un nostro simbolo, chiediamo al prefetto una deroga". Nella metropoli il tam tam: intitoliamo a lui piazzale Cadorna

Gino Strada è nato a Sesto San Giovanni

Milano, 14 agosto 2021 – Intitolare una via o un piazza a Gino Strada, il fondatore di Emergency scomparso il 13 agosto all'età di 73 anni, per non perdere la memoria del suo operato e dei suoi convincimenti. Si è scatenata una vera gara che coinvolge diversi Comuni in tutta Italia. Non potevano mancare Sesto San Giovanni e Milano, le città nelle quali Strada e sua moglie Teresa Sarti hanno fondato e cresciuto l'idea di Emergency.

"Strada, nato a Sesto San Giovanni, è stato, e continuerà a essere un simbolo della nostra città. Per l'impegno, la passione e il grande amore che ha messo in tutte le sue attività in Italia e all'estero, riteniamo doveroso che il suo nome e il suo ricordo vengano incisi per sempre in un luogo pubblico di Sesto San Giovanni - spiega il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano -. Per questo ho avanzato a tutti i gruppi presenti in consiglio comunale la proposta di intitolare a Gino Strada un luogo pubblico della nostra città. Trattandosi di una personalità scomparsa da meno di dieci anni, chiederemo al prefetto una deroga”, ha concluso il sindaco. 

Sesto San Giovanni nel 2011 aveva inaugurato una targa dedicata alla moglie Teresa Sarti, scomparsa l'1 settembre del 2009. È stata posizionata in via Garibaldi, sotto l'acero rosso che affianca il monumento ai caduti per la Libertà.

A Milano il tam tam per dedicare una piazza a Gino Strada è partito dai social con una petizione online che in poche ore già sfiora quota mille firme. “Piazzale Gino Strada invece di Piazzale Cadorna” chiede la petizione online lanciata su change.org. “Come mi piacerebbe - scrive Maria Teresa Mauri, che ha lanciato la petizione - in questo momento di dolore il Comune a Milano con procedura di urgenza assoluta decretasse prima dei funerali di Gino di intestargli una strada una piazza per accoglierlo degnamente. Come mi piacerebbe che piazzale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore del regio esercito italiano durante la prima guerra mondiale responsabile dei 13 assalti all'arma bianca sull'Isonzo che generarono il massacro di decine di migliaia di ragazzi italiani e la disfatta di Caporetto... che il piazzale cambiasse nome”. Un'idea raccolta dall'associazione dei Sentinelli.

Pierfrancesco Majorino, ex assessore milanese e oggi europarlamentare del Pd, fa un passo ulteriore: “ Sono sicuro che Milano troverà il miglior modo per ricordare Gino Strada, intitolandogli un luogo – afferma - ma credo che per onorare la sua memoria si possa fare qualcosa di più, ovvero cancellare la vergogna dei campi di concentramento in Libia”. Dunque un'azione politica nazionale che veda nella direzione delle battaglie che Gino Strada ha combattuto fino all'ultimo giorno della sua vita.