Un "figlio di Cremona" diventato in breve tempo cittadino del mondo. Ma con le radici così forti da non tremare mai, neanche per un attimo. Il rapporto fra Gianluca Vialli e Cremona è sempre stato molto solido, nonostante l'ex attaccante avesse dovuto lasciare la città molto giovane per i palcoscenici del grande calcio internazionale. E oggi, nel giorno della morte di Vialli, la sua Cremona non lo abbandona. Anzi.
"Resterai un esempio indelebile della nostra essenza, Luca Vialli" scrive su Twitter la Cremonese, prima squadra dei "grandi" nella quale Gianluca Vialli ha militato. "Per Cremona è un onore e un privilegio essere la sua città e troveremo il modo di ricordarlo e onorarlo. Con lui e grazie a lui possiamo imparare a essere coraggiosi, gentili, innamorati della vita. In campo era giocatore dalla potenza esplosiva e dalla rara e coinvolgente bravura" spiega il sindaco Gianluca Galimberti. Ricordando poi quando, già malato, parlo' della sua "storia in piazza Stradivari con ironia, intelligenza, profondità e tutte le persone ascoltavano in silenzio le sue parole, così vere anche perché provate dal fuoco della sofferenza, vissuta senza enfasi, con coraggio grande di una semplicità profonda, razionale, radicata e un amore intenso per la vita".
In collegamento con Rai News 24, sempre il primo cittadino ha già parlato di un'ipotesi: "Intitolare lo stadio a Vialli? Dovremo sentire la famiglia e la Cremonese ma sarebbe una cosa bellissima. Sono abituato a prendere le decisioni come gioco di squadra, penso che condividerebbero. Queste cose vanno condivise perchè Vialli è un patrimonio della città". "Sono convinto che rappresenti un enorme orgoglio per la città, la cosa più rilevante è la sua straordinaria umanità", ha concluso Galimberti.
In città, intanto, sono in molti a chiedere un segno tangibile della vicinanza di Cremona a Gianluca Vialli, con la proclamazione del lutto cittadino.