Alberto Pierini
Arezzo

Brindisi con Pau: il leader dei Negrita sarà il re di Capodanno a Sant'Agostino

Il rocker arriverà dopo la mezzanotte: un djset ma anche l'attesa di qualche brano. Mengozzi e Karemaski in tandem per la serata. Come si dipanerà dalle 21 in poi. Spumante e panettone dai locali

Pau dei Negrita

Arezzo, 1° dicembre 2018 - Dito indice sulle tempie, microfono alla bocca, sciarpa intorno al collo per proteggere la voce. E lo sguardo accanito di sempre a scorrere sui volti di Capodanno. Il Capodanno aretino, che ha fatto la sua scelta. Doppia perfino. Il brindisi sarà in piazza Sant’Agostino: le alternative erano poche, anche se per allora piazza Grande sarà di nuovo disponibile, chiudendosi il mercatino tirolese a Santo Stefano. E l’uomo dell’anno, o almeno della serata sospesa tra un anno che non è ancora finito e uno che non è ancora iniziato, sarà Pau.

Lui, il leader dei Negrita. all’anagrafe Paolo Bruni, voce, chitarra e armonica a bocca. Aretino doc, anima di un gruppo che della città ha la grinta prima ancora che il ritmo. E che alla città non sa dire di no. Era stato l’uomo di Arezzo Wave, di un’altra grande notte al Play Art, per un djset affollatissimo, prima di tornare sempre al festival targato Tafuro insieme a tutto il gruppo. E da loro è arrivata la proposta giudicata migliore per il futuro dell’ex mercato ortofrutticolo di Pescaiola, anche se poi arenatasi davanti al pollice verso di Palazzo Cavallo.

Ora eccolo di nuovo protagonista: aveva avuto altre richieste, naturalmente ha scelto Arezzo. Un sì alla proposta arrivatagli dagli organizzatori di Capodanno: ovviamente Paco Mengozzi, l’uomo del Mengo, reduce da un 2018 di felice ritorno estivo al Prato. E Marco Gallorini del Karemaski. L’unica proposta al bando lanciato dall’assessorato alle politiche giovanili di Tiziana Nisini è arrivata da loro.

In cordata. trentamila euro, quindi diecimila più di un anno fa, ma stavolta con la sicurezza a carico degli organizzatori, e ci vorranno almeno una trentina di steward. La formula quella rodata. Partenza alle 21 con i ritmi più tranquilli e ballabili, la boa della mezzanotte attraversata dal karaoke e dalla musica spontanea di Enzo Scartoni, animatore fisso di Capodanno.

E poi da mezzanotte e mezzo la scossa di Pau. Un djset ma anche la speranza concreta di qualche pezzo almeno accennato al microfono, arrivando sul palco di fine anno con tanto di musicista al suo fianco. I giochi sono ormai fatti, la partita è chiusa in largo anticipo, anche grazie ai tempi sapienti del bando. E Pau a guidare le danze. Nel 1994 lanciò il primo disco del gruppo, nome inevitabile «Negrita». Proprio in quella notte inizieranno le nozze d’argento con quell’album: dito indice sulla tempia e microfono alla bocca.