Dory d'Anzeo
Arezzo

Cittadino cronista: "Stop ai baby bulli". E' rabbia in via Madonna del Prato

Urla, minacce: i commercianti chiedono aiuto. "Se protesti o li rimproveri cominciano a sputare sulle vetrine". Bivacco continuo nella galleria abbandonata dalle attività commerciali

Cittadino cronista: via Madonna del Prato

Arezzo, 7 giugno 2018 - Ci risiamo. Passano gli anni, cambiano gli attori, ma il copione si ripete: rumore, caos, maleducazione all’interno della galleria che collega piazzetta Sopra i ponti e via Madonna del Prato. E sono stati proprio i commercianti della via a lanciare l’allarme: «Abbiamo allertato i vigili, abbiamo coinvolto una pattuglia della polizia. Per un paio di giorni sembrava che la situazione si fosse calmata, poi di nuovo tutto è tornato come prima». Cosa succede esattamente?

La galleria è diventata il punto di incontro di gruppi di ragazzini, a occhio abbondantemente minorenni, che passano lì praticamente tutta la mattina. Il raduno pare cominciare molto presto: «Se arrivo la mattina alle 7 – spiega Marco Andreoni – li trovo lì, con la musica a tutto volume. Curioso pensare che se io faccio una serata nel mio bar e sforo l’orario, arrivano giustamente i vigili. Qui partono la mattina con la musica e non dice niente nessuno».

Ma non è solo il volume della musica a dare fastidio. La galleria è abbandonata a se stessa, trasuda degrado. Il bivacco dei ragazzi dura tutto il giorno, anche mentre intervistiamo i commercianti i ragazzini sono lì, si rincorrono, vanno in bici. Spesso giocano a calcio, anche se è espressamente vietato: «Il problema è che se proviamo a dire qualcosa, anziché abbassare i toni, li alzano e cercano lo scontro – ci spiega Andrea Luciano, uno dei residenti – una volta mi sono lamentato perché giocavano con il pallone: mi hanno accerchiato in venti, io da solo. Mi hanno intimato di dire le cose con educazione, loro a me».

Lorenzo Magnanini, uno dei commercianti, spiega: «Ho provato a dire loro di calmarsi, per tutta risposta hanno iniziato a sputarmi sulla vetrina. Inoltre, consapevoli di essere minorenni e quindi impuniti, una volta uno di loro mi ha apertamente invitato a colpirlo. Un’altra volta sono passati davanti al negozio facendomi gestacci e dicendomi di pregare il mio Dio».

Gli sputi sulle vetrine sono un destino che accomuna molti commercianti: «Una volta – spiega Silvia Gabbi– ho provato a dire di non sedersi davanti alla mia vetrina. Il giorno dopo c’era un rigo per tutta l’altezza del vetro. E sputano, continuamente». I ragazzini fanno sentire la loro presenza anche sotto i portici: «La domenica – conferma Michela Principe– si dedicano allo skate. Oppure si lanciano il pallone da un lato all’altro di via Roma con la gente che passa».

Qualcuno sussurra anche che lì nella piazzetta si consumi droga, in effetti qualche volta l’odore caratteristico del fumo o dell’erba si sente eccome. Teresa Amendola, titolare di un ristorante nella piazzetta, osserva: «Che la galleria si sia svuotata delle attività commerciali non è bello. Una serranda alzata, una vetrina in più, magari anche una telecamera di sorveglianza non guasterebbero. Inoltre sono molto sorpresa dal fatto che i proprietari dei fondi non intervengano: dopo tutto il bivacco avviene in una proprietà privata». Resta la realtà di una zona centralissima, il salotto buono, che soffre terribilmente e chiede da tempo l’intervento di chi di dovere