REDAZIONE AREZZO

25 aprile, le inziative dell'Ecomuseo del Casentino per ricordare la Resistenza

Le passeggiate progettanti come esempio di democrazia partecipata per difendere oggi il territorio

Il Casentino protagonista nazionale del 25 aprile: anche per la resilienza dei territori

Il Casentino protagonista nazionale del 25 aprile: anche per la resilienza dei territori

Arezzo, 24 aprile 2025 – “Nell’assoluto rispetto dei valori della Resistenza, credo che sottolinearne l’assonanza con il termine resilienza sia un modo corretto per attualizzarne il significato”: a dirlo, in occasione del 25 Aprile, è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).

L’esempio arriva dal Casentino, in Toscana, dove è proprio l’Ecomuseo ad ospitare, nell’ “antenna” del paese di Moggiona, la mostra permanente sulla Guerra e la Resistenza in quei territori: le motivazioni sono legate alla storia della comunità, vittima di un eccidio nazifascista con l’uccisione di 18 persone tra anziani, donne e bambini, avvenuto il 7 Settembre 1944.

Oggi, aggiornando l’idea di difesa del territorio, il Casentino vede la nascita di una “task force di pace” fra il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno e l’Unione dei Comuni Montani per dare forma ad interventi programmati per prevenire il rischio idrogeologico, migliorando il deflusso delle acque lungo 25 chilometri di corsi d’acqua: sull’Arno ed i suoi affluenti nelle località di Poppi e Rassina; sul reticolo dell’Archiano nel comune di Bibbiena.

“In questi territori, ogni attività viene studiata e condivisa attraverso uno strumento di democrazia partecipata, cioè le cosiddette passeggiate progettanti, momenti di confronto sul campo tra i soggetti interessati: è un approccio semplice, ma che consente di definire una gestione idraulica, condivisa e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale a tutela della biodiversità e della conservazione degli habitat naturali” spiega la Presidente del Consorzio di bonifica Alto Valdarno, Serena Stefani.

“E’ un modello di autogoverno del territorio, principio fondante dei Consorzi di bonifica ed irrigazione, nonchè di straordinaria attualità. Sussidiarietà e democrazia sono gli altri principi, su cui si basa l’unico esempio di federalismo fiscale, applicato in Italia” chiosa il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano.

Proprio nel corso di una “passeggiata progettante” è stata individuata, nel comprensorio casentinese, la necessità di un intervento strategico sul fosso delle Pancanelle, dove un’infrastruttura di attraversamento è a rischio crollo.

“L’opera è da ricostruire – informa Enrico Righeschi, ingegnere e referente consorziale d’area – Grazie alla convenzione recentemente stipulata, verrà ripristinato il by-pass, essenziale per la viabilità forestale e la manutenzione del territorio. La ricostruzione sarà effettuata con materiali e tecniche in grado di garantire resistenza e durabilità, riducendo al minimo l’impatto ambientale.”

Finora sono state eseguite solo le lavorazioni indifferibili per la sicurezza idraulica; prima di procedere alla ristrutturazione del manufatto, l’ente consorziale ha infatti commissionato uno studio ad esperti ornitologi per valutare l’eventuale presenza di specie nidificanti nei tratti interessati dalle attività di cantiere.

Gli interventi previsti in altre aree del comprensorio partiranno, invece, dal 1° luglio nel rispetto delle norme a tutela dell’avifauna.