
Chiesa sacrario Vallucciole
Arezzo, 10 aprile 2025 – In occasione dell'81°anniversario dell'Eccidio di Vallucciole, il Comune di Pratovecchio Stia organizza per domenica 13 aprile una serie di iniziative per ricordare i tragici eventi del 13 aprile 1944.
Il programma prevede alle 15, nella Chiesa Sacrario di Vallucciole, la cerimonia ufficiale di commemorazione con la Santa Messa in suffragio delle vittime celebrata dal Vescovo di Fiesole S.E. Stefano Manetti.
Durante la commemorazione, verranno presentati quattro bassorilievi dedicati a Vallucciole, realizzati dai maestri terracottai dell'Unione delle Fornaci della Terracotta di Samminiatello-Montelupo Fiorentino, che troveranno collocazione all'interno del Sacrario. Attraverso la tecnica del bassorilievo in terracotta, quattro artisti – Piero Bertelli, Antonella Bertelli, Francesca Gheri e Raimondo Vacca – hanno offerto una toccante interpretazione dell'orrore del passato.
Il risultato è una significativa opera artistica corale, di intensa forza evocativa e profonda umanità, che rappresenta un monito contemporaneo contro l'orrore di ogni guerra, passata, presente e futura.
Le celebrazioni proseguiranno a Stia, presso l'auditorium delle Officine Capodarno, dove alle ore 17:00 si terrà il convegno "STRAGE DI VALLUCCIOLE E GUERRA DI LIBERAZIONE: RIPARTIRE DAI BAMBINI - UN'INFANZIA VIOLATA DALLA GUERRA", a cura di Alessandra Fochi e Gabriella Bergamaschi.
L'incontro sarà l'occasione per presentare documenti inediti e 13 video testimonianze di persone che, all'epoca bambini, furono testimoni dell’orrore della strage e della devastazione della guerra a Pratovecchio Stia.
Racconti di morte, bombardamenti e distruzione che testimoniano anche una straordinaria capacità di resilienza e una grande volontà di rinascita. Così il Sindaco di Pratovecchio Stia Luca Santini: “A distanza di 81 anni, Vallucciole rimane un Luogo della Memoria di profonda importanza per il nostro comune.
Le sue case, la sua Chiesa e il suo cimitero testimoniano ancora oggi la tragica ferocia che si abbatté su questa piccola comunità, ricordandoci il prezzo inaccettabile della guerra e dell'odio. Vallucciole non è solo un ricordo del passato, ma un monito costante per il presente e per il futuro.
La sua conservazione e valorizzazione sono un imperativo etico, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, per comprendere i valori di libertà, giustizia e democrazia che sono i pilastri della nostra Costituzione e della nostra Repubblica.
Quest'anno, la memoria di Vallucciole si arricchisce di nuovi e significativi elementi. Le terrecotte di San Miniato offrono una potente sintesi tra la forza evocativa della memoria storica e la creatività espressiva dell'arte, invitando a una riflessione più profonda sull'accaduto.
Allo stesso modo, le preziose testimonianze raccolte da Alessandra Fochi e Gabriella Bergamaschi contribuiscono in modo fondamentale a preservare le voci e le storie di chi ha vissuto quei tragici momenti, evitando che l'oblio possa cancellare per sempre questo patrimonio di memoria storica”.
I FATTI
Furono 109 i morti, 22 dei quali con età compresa tra i 3 mesi e i 17 anni, caduti per mano delle truppe della Divisione Paracadutisti Corazzati “Hermann Goering” che il 13 aprile 1944 misero a ferro e fuoco la piccola frazione arroccata sulle pendici del Monte Falterona.
I responsabili della strage furono condannati il 6 luglio 2011 dal Tribunale militare di Verona per il reato di “concorso in violenza con omicidio contro privati nemici pluriaggravata e continuata”.
Nove tra ex ufficiali e sottoufficiali sono stati ritenuti responsabili della morte di privati cittadini che non prendevano parte alle operazioni militari, fra cui donne, anziani e bambini inermi, con l’aggravante di aver agito con crudeltà e premeditazione, non solo ubbidendo a direttive del comando di appartenenza, ma anche di propria iniziativa.
Una sentenza importante che dopo tanti anni ha definito le responsabilità di un crimine così efferato grazie alla Procura Militare di Verona, al Comune di Stia e ai familiari delle vittime supportati avvocato Eraldo Stefani. Con D.P.R. del 27 ottobre 2011 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito la Medaglia d'argento al valor civile al Gonfalone del Comune di Stia, consegnata all’allora Sindaco di Stia Luca Santini dal Prefetto di Arezzo Saverio Ordine il 27 gennaio 2012, con la seguente motivazione: “La popolazione della cittadina toscana, animata da fiera ostilità nei confronti del regime fascista, partecipava con eroica determinazione alla Resistenza.
Oggetto di violenti bombardamenti e feroci rappresaglie da parte delle truppe tedesche, la frazione di Vallucciole fu teatro di una delle più atroci stragi nazi-fasciste, nella quale furono trucidati centootto civili, tra cui molte donne e bambini. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 13 aprile 1944 - Frazione di Vallucciole - Stia”. La medaglia è passata nel 2017 al gonfalone del Comune di Pratovecchio Stia.