REDAZIONE AREZZO

Mambor e Isgrò: aprono le mostre con Paola Pitagora

Oggi ad Arezzo: le personali di due grandi artisti, doppio vernissage

s.ignazio

Arezzo, 29 luglio 2017, In un colpo solo, die mostre e con lo stesso curatore, aprono oggi ad Arezzo: le personali di due grandi artisti, Renato Mambor e Emilio Isgrò. L’associazione culturale Arezzo Ars Nova organizza la personale di uno dei protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento. «Uno per tutti» opere di Renato Mambor dalla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, visitabile nella sala S.Ignazio di via Carducci, una riflessione per pittura e scultura sull’opera dell’artista attivo già nella Scuola di Piazza del Popolo, ossia la seconda Suola Romana dopo quella degli anni Venti.

Dopo le recenti, grandi mostre personali del lavoro di Antonio Corpora, Roberto Crippa, Emilio Scanavino, Yoko Ono, Michelangelo Pistoletto, Ai Weiwei, nella chiesa barocca di S.Ignazio, chiesa aretina ora galleria comunale, si presenta la storia culturale italiana raccontata da Roma.

« La mostra apre oggi alle 18 dal sindaco Ghinelli con introduzione di Migliorati e le testimonianze di Patrizia Speciale Mambor, Paola Pitagora, Blu Mambor, Gianna Mazzini, Marzia Spatafora e sarà aperta fino al 29 settembre.

Semrpe oggi alle 18.45 nella chiesa della Madonna del Duomo Vecchio in via Oberdan ad Arezzo sarà aperta anche la mostra «Emilio Isgrò - L’evidenziatore», personale dell’opera di uno dei protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento visitabile fino al 29 settembre. L’esposizione, sempre a cura di Fabio Migliorati, accoglie undici lavori di Emilio Isgrò. Un ritorno ad Arezzo, sei anni dopo la realizzazione del boccascena del Teatro Mecenate con grandi pannelli dedicati alla commedia «As you like it» di William Shakespeare, in cui l’artista aveva cancellato il passo del Bardo «È il mondo intero una ribalta e tutti gli uomini e le donne sono semplicemente attori». In coerenza con la sede espositiva, è il tema religioso ad accogliere il visitatore con l’opera «Viva il Papa» in cui brulicano le formiche, insetti ricorrenti nella produzione dell’artista siciliano. C’è la «Vergine degli scarafaggi» installazione del 2011 in cui una Madonna in marmo bianco di proporzioni umane, ma priva delle mani, offre la visione struggente del suo candore ricoperto di scarafaggi corvini. Le stesse blatte che divorano anche «L’Italia che dorme» in alluminio che rappresenta il nostro Paese. Presenti anche alcune opere storiche. All’inaugurazione interverranno Emilio Isgrò, Christian Maretti (Maretti Editore), Giorgio Gaburro (Boxart Galleria d’Arte) e autorità.