REDAZIONE AREZZO

“I sette colli della conca di Arezzo e Castelsecco - San Cornelio” il libro in Bibliocoop

Sabato 18 marzo la presentazione con l'autore

libro

Arezzo, 17 marzo 2017- Sabato 18 marzo 2017, alle ore 17,30, la Sala BiblioCoop di Via Vittorio Veneto, ad Arezzo, ospita la presentazione del libro “I sette colli della conca di Arezzo e Castelsecco - San Cornelio”, volume a cura di Giorgio Feri edito da Cartaria Aretina. I testi all’interno sono di Giorgio Feri, Marco Botti e Fabio Fusi, le fotografie di Stefano Feri, Marco Botti, Foto Tavanti e Cartaria Aretina, la grafica è curata da Bruno Franchi e ’impaginazione da Icona di Città di Castello. Al capitolo sul colle del Pionta ha collaborato Mauro Mariottini, presidente dell’Associazione Academo “Roberta Pellegrini”.

Interverranno Giorgio Feri, Marco Botti e Bruno Franchi. L’iniziativa, a ingresso libero, è inserita nel calendario di “Pomeriggi in BiblioCoop - Li-bri- amoci”, ciclo di incontri dedicati all’editoria toscana. Ad accompagnare l’evento, la proiezione di immagini di Arezzo tratte dal volume, molte delle quali inedite.

“I sette colli della conca di Arezzo e Castelsecco - San Cornelio” è un viaggio inedito alla scoperta della città, corredato da una ricca galleria fotografica, che racconta Arezzo attraverso vedute esclusive e opere spesso ignote agli stessi aretini. Una pubblicazione che si pone a metà strada tra il testo divulgativo e la guida, con gli obiettivi di sensibilizzare i cittadini al patrimonio che li circonda, far conoscere ai turisti itinerari alternativi di visita e, perché no, suggerire a studiosi e appassionati di storia locale nuovi spunti di indagine e approfondimento.

Protagonisti sono i colli su cui la città antica e quella contemporanea si sviluppano, da San Pietro, San Donato e Poggio del Sole per arrivare al Pionta e al Maccagnolo, fino alle “conquiste” recenti e tuttora in corso di Santa Maria delle Grazie e Santa Flora. Sette nomi che assieme a San Cornelio, dove si trovava il più importante santuario extraurbano dell’Arezzo etrusca e romana, diventano primi attori di questo libro, pensato per guardare la città da una visuale diversa.