
Bruno Casini e i Litfiba
Arezzo 29 febbraio 2020 - Un Rinascimento Rock quello che ha messo Firenze al centro della musica negli anni Ottanta. Non solo per gli storici concerti come i Clash allo Stadio Comunale, i Kraftwerk o John Foxx al Teatro Apollo, Iggy Pop allo Stadio, ma anche per tutte le band che in quegli anni sono nate propagando un’onda rock di artisti indipendenti e nuove etichette. “C’era incoscienza totale, un entusiasmo pazzesco e c’era, per la prima volta, una quantità di espressioni che venivano a galla e che non credo ci fossero mai state fino a quel momento” racconta Piero Pelù che con i Litfiba è stato uno dei protagonisti. E con lui nomi che ancora oggi fanno e parlano di musica. E’ Bruno Casini ad essersi preso il compito di raccontare quegli anni nel libro “New Wave a Firenze. Anni in movimento” che verrà presentato sabato 29 febbraio alle 17 alla libreria Feltrinelli di Arezzo con Andrea Laurenzi ed Arlo Bigazzi.
Firenze negli anni ’80 è una città ricettiva, qui nascono le prime etichette indipendenti, come la storica “Materiali Sonori” di San Giovanni, guidata e diretta dai fratelli Giampiero e Giancarlo Bigazzi. Una vera factory di energie, progetti, collaborazioni, festival e che ancora oggi vanta un catalogo infinito. C’è la Kindergarten Records di Fabrizio Federighi, la Ira di Alberto Pirelli che stampa il primo album dei Litfiba e una vocazione per il rock con Diaframma, Detonazione, Moda (con l’aretino Andrea Chimenti), Violet Eves. Le Industrie Discografiche Lacerba, la “Contempo Records”. Qui nasce la mostra mercato che raduna tutte le etichette indipendenti italiane e straniere che nel 1984 vede il concerto più importante della storia del rock fiorentino: Litfiba, Diaframma e Neon, insieme alle Cascine. Numerosi i locali e gli eventi della notte. “Dopo quarant’anni siamo ancora qui a parlare di quel vortice indimenticabile, di quel fenomeno straordinario che furono gli anni Ottanta a Firenze - spiega Casini - ma si è esaurito quel decennio? A me sembra che quelle atmosfere siano andate avanti, camaleontiche, nascoste, ho la sensazione che quel fuoco non si sia mai spento. Molti spazi, molte persone, molte etichette non ci sono più e gli eventi sono finiti negli annali della storia. Eppure avverto ancora tante occasioni formidabili pulsare nell’undeground fiorentino”.
Nel libro parlano i protagonisti di quarant’anni di cultura indipendente e alternativa a Firenze: Giacomo Aloigi, Alessandro Querci, Mario Venuti, Ernesto De Pascale, Federico Fiumani, Piero Pelù, Checco Calamai, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, Roberto Terzani, Arlo Bigazzi, Nicoletta Magalotti, Adriano Primadei, Emilio e Enrico Sacco, Cosimo “Keita” Cadore, Fabrizio Federighi, Francesco Magnelli, Marco Lamioni, Massimo Altomare, Daniele Trambusti, Larry “Hit” Bolognesi, Massimo Bertolaccini, Maurizio Dami, Marcello Michelotti, Daniele Biagini e Mirco Magnani, Andrea Chimenti, Paolo Favati, Raf, Renzo Franchi, Nicola Vannini, Roberto Toccafondi, Mixo, Stefano Tonchi.