pieraccioni
Arezzo, 23 agosto 2016 - La musica che cala dal poggio (che nella realtà era Laterina ma nel film no), la corsa in motorino, il grido di Gino dal casale, l'atterraggio in una nuvola di polvere tra le ballerine di flamenco. In una parola? Il Ciclone, il film evento da 75 miliardi di lire di incasso. Stia, insomma.
Domani i vent’anni del film di Leonardo Pieraccioni. Era l’estate del 1996 quando il giovane attore e regista utilizzò la location di piazza Tanucci per girare molte scene del suo film. In occasione dell’eventoin paese fioccano i ricordi di quell’estate.
Lo storico bar davanti al quale sono state ambientate molte delle scene del film ha cambiato gestione ed è stato rinnovato. Il barista di allora, che compare in alcune scene ma senza pronunciare battute, è Andrea Bertini. Lasciata la gestione del bar oggi suona ancora la sua chitarra ed è soprattutto un apprezzato tecnico del suono, in questo periodo in tournée con Enrico Ruggeri.
«Certo che me lo ricordo il Ciclone – racconta – per qualche settimana la troupe fu un’attrazione per tutti, anche se col tempo gli attori e i produttori finirono per essere come ospiti di famiglia». «Attori, tecnici, produttori, eravamo diventati una grande famiglia – racconta il parroco Carlo Corazzesi –, trovammo anche il tempo per pranzare tutti insieme, in canonica».
I 20 anni del Ciclone saranno rievocati domani con la partecipazione di Massimo Ceccherini, Sergio Forconi e Bruno Santini, che con Leonardo Scucchi è l’artefice di un video dal titolo «Il Ciclone… oggi» - con la partecipazione dello stesso Pieraccioni - che verrà proiettato in anteprima a Stia. Non mancherà uno spettacolo di flamenco. La serata si concluderà con la proiezione del Ciclone così come uscì nelle sale.