Arezzo, 9 giugno 2013 -  Chi dice che a scuola tutto sia lasciato all'improvvisazione? Forse tanti ma sbagliano, specie all'ultimo giorno di scuola. Perché al suono della campanella finale si scatena la bagarre: ma nella perfetta organizzazione.

Come la chiamate sennò l'idea di procurarsi un carrello da supermercato e armarlo di gavettoni da lanciare agli amici? O quella di andare in classe con una piscina di gomma, in modo da precedere qualunque bagno a sorpresa?
 

E' la scuola bellezza. Che viaggia a velocità da crociera, cioè lenta, verso la notte prima degli esami: ma intanto si gode la goliardia a orologeria. Perché la voglia di scatenarsi ce l'hanno tutti. Ma intanto il gavettone si condisce anche di scaramanzia, come se fosse uno dei riti da celebrare perché tutto vada per il meglio.

Il centro della battaglia resta il Prato, che passa d'incanto dalle forche per seguire il film agli appostamenti di gavettoni. Ma stavolta ha il suo spazio anche Piazza Grande. Che ha ritrovato una scuola, il Liceo Musicale, ma poi consente di unire l'utile al dilettevole: infradiciare gli amici e insieme affacciarsi sul set di Pieraccioni.

Volete mettere il sapore di lanciare una bomba d'acqua davanti a Ceccherini vestito da alpino in uno dei mille travestimenti di questo suo strano film? Incomparabile.