
Studenti statunitensi accolti a Lucignano per progetto di ospitalità con Accademia Europea di Firenze. Full immersion nella cultura toscana per crescita reciproca.
LUCIGNANO
Sono 32 gli studenti statunitensi accolti a Lucignano nell’ambito del progetto di ospitalità nato grazie alla collaborazione con l’Accademia Europea di Firenze. "Possiamo parlare ormai, a ragion veduta, di “modello“ Lucignano". Commenta così Elisabetta Santanni, la professoressa a capo dell’Accademia Europea di Firenze che coordina il progetto di ospitalità nelle famiglie di studenti provenienti dalla Elon University del North Carolina. "Dopo le prime due positive esperienze pilota, rafforziamo la presenza a Lucignano con oltre trenta studentesse e studenti ospiti per alcuni giorni di famiglie locali- spiega Santanni – ed estendiamo anche ad altri piccoli comuni della Toscana questo genere di progetto". Una full immersion nella vita, nei tempi e nei modi di una piccola comunità della Toscana, "che conferma ancora una volta la sua grande capacità di accoglienza – dice la dirigente scolastica – per una forma di scambio, conoscenza e crescita reciproca". Giovedì nella sala Don Enrico Marini la sindaca di Lucignano Roberta Casini, il vicesindaco Juri Sicuranza e l’assessore a Cultura e Turismo Stefano Cresti hanno quindi dato il benvenuto ai 32 studenti, che sono poi stati affidati alle rispettive famiglie lucignanesi.
Gli studenti americani seguiranno, nel periodo di permanenza, corsi di arte, musica e storia, con l’obiettivo di immergersi in maniera autentica nella cultura italiana e toscana. Le attività saranno svolte il collaborazione con l’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Lucignano, che attiverà incontri e progetti comuni tra i propri studenti e i nuovi arrivati nella comunità del borgo.
La sindaca Roberta Casini, nel dare il benvenuto agli studenti, ha rimarcato "il grande valore, a livello di crescita educativa, di questo tipo di scambi. In pochi giorni le ragazze e i ragazzi americani ospiti avranno la possibilità di scoprire l’autenticità della nostra terra e diventarne essi stessi testimonial oltreoceano".
Serena Convertino