
61,7% dei candidati bocciato al concorso infermieri, "Grave errore" - dice Nucci
AREZZO
"Con l’attuale carenza di infermieri e viste le condizioni difficili e le tante domande controverse, riteniamo un grave errore aver bocciato il 61,7% dei candidati". David Nucci (nella foto), vicepresidente di Opi Toscana e presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Firenze e Pistoia, stigmatizza così quanto accaduto il 21 giugno scorso. Giorno del maxi concorso, bandito per tutte le Asl della Toscana, ad Arezzo Fiere e Congressi. Su 4.746 candidati ammessi al concorso pubblico unificato, per titoli ed esami, per la copertura di un posto da infermiere a tempo indeterminato e contestuale selezione, si erano presentati in 3.879. "Quasi 4mila partecipanti che sono stati costretti a ore di attesa sotto il sole, prima di partecipare al concorso (trentacinque e quindici minuti a disposizione e un tablet su cui svolgerlo) di cui, al momento, si sta valutando la correttezza delle domande poste ai candidati".
"I dati raccolti in questi giorni confermano e, anzi, aggravano la prima impressione – prosegue Nucci – sia sulle domande sia sul fatto che la prova della mattina fosse più attinente di quella pomeridiana. I risultati delle ammissioni ci creano poi ulteriori perplessità: sono stati infatti 2.048 i non ammessi alla prova pratica su 3.879, e 345 i non ammessi alla prova orale. Su 3879 concorrenti, insomma, i respinti sono stati 2.393 e gli ammessi all’orale 1.486. I non ammessi alla prova pratica sono stati il 52,8%, i non ammessi all’orale l’8,9%, il totale del respinti è stato quindi un imponente 61,7%. Davvero un peccato e un errore sprecare un’occasione così importante per selezionare infermieri, scartando tanti professionisti in base a criteri poco pertinenti e discutibili".