Arezzo, 9 aprile 2021 - È stata un’altra notte di fiamme in via Valiani. Non c’è pace dunque per l’area industriale di Levane, nel Comune di Bucine, stavolta ad andare a fuoco è la sede della Lem Industries, industria galvanica tra le più importanti nel panorama delle imprese specializzate nel trattamento e le finiture di fibbie, borchie, catene e chiusure metalliche per i brand di lusso.
Non c’è pace, come detto in quanto si tratta dello stabilimento adiacente alla Valentino Shoes Lab, il sito che appena una settimana fa è stato quasi completamente distrutto da un altro grande incendio. Una coincidenza drammatica, che non può non destare diversi sospetti sulla sua tempistica.
La macchina dei soccorsi si è accesa intorno alle 20, quando diverse squadre dei vigili del fuoco del comando di Arezzo e del distaccamento di Montevarchi sono intervenute per spegnere le fiamme, supportati dai colleghi del distaccamento di Figline e da mezzi e personale del comando di Firenze con il nucleo Nbcr, nucleare biologico chimico radiologico.
La situazione ha richiamato sul posto anche diverse ambulanze, inoltre si è resa necessaria l’attivazione del gruppo maxi emergenze del 118 di Arezzo, ma fortunatamente non sono risultate coinvolte persone. Uno tra i primi a constatare come il rogo stesse divampando è stato proprio uno dei dipendenti della Lem, Francesco Accurso, avvertito dal suo responsabile in quanto era scattato l’allarme.
«Sono venuto di corsa a vedere cosa era successo, quando sono arrivato il fumo era già bello denso. Sono dodici anni che lavoro qui dentro, è la mia seconda casa, se non la prima» le parole del lavoratore.
Le operazioni di spegnimento si sono rivelate fin da subito particolarmente delicate e difficoltose, in quanto come appreso dai vigili del fuoco sul posto all’interno dello stabilimento sono custoditi solventi e altri prodotti utilizzati per la lavorazione galvanica. Il fuoco ha aggredito sia la parte interna che quella esterna del fabbricato.
Uno scenario terrificante e drammatico, con le lingue di fuoco chiaramente distinguibili tra la coltre di fumo bianco che si sollevava dalla sede che hanno suscitato la grande preoccupazione e lo shock di circa un centinaio di dipendenti della Lem che, appresa la notizia, sono accorsi immediatamente in via Valiani per assistere al terribile e allo stesso tempo desolante scenario della propria azienda in preda alle fiamme.
In tutto sono 212 le persone che lavorano nello stabilimento. Un deja vu che riporta esattamente alla notte di giovedì scorso, quando allora furono i lavoratori della Valentino Shoes Lab a recarsi nel piazzale di fronte alla fabbrica per il suo incendio. Un discorso che vale anche per il sindaco di Bucine, Nicola Benini, che immediatamente si è presentato sul posto.
Nelle sue dichiarazioni a caldo il primo cittadino ha affermato che «questo incendio non è una conseguenza di quello che ha distrutto giorni fa l’azienda Valentino». Sul posto per monitorare la situazione e garantire la sicurezza dei presenti anche i carabinieri. Durante l’intervento di spegnimento del fuoco si erano diffuse le voci di una raffica di furti effettuati in zona, una circostanza immediatamente smentita.
Di fondamentale importanza adesso sono le operazioni che riguarderanno la messa in sicurezza dell’area, dopodiché saranno proprio le forze dell’ordine a ricostruire e chiarire la dinamica di quanto accaduto.