"La piena attuazione della Farmacia dei servizi in Toscana è fortemente a rischio. Il cronoprogramma sulla sperimentazione dei servizi, stilato e deliberato dalla Regione, non è infatti sufficiente a garantire la reale applicazione operativa delle farmacie". Lo dice il presidente di Federfarma Arezzo, Roberto Giotti. I farmacisti del territorio della Toscana hanno ribadito più volte, sia nelle sedi istituzionali che nei dibattiti congressuali, "La necessità di un rapido via libera alla sperimentazione e convenzionamento della farmacia dei servizi. L’elaborato presentato della Regione dimostra invece la mancanza di comprensione di questa importanza".
Un servizio la cui importanza è già realtà in altre parti d’Italia...
"In quasi tutta Italiasono già stati strutturati e convenzionati tali servizi, resta ancora esclusa la Toscana. La Regione si era impegnata già da tempo, più volte, con dichiarazioni del presidente Giani, a dare pieno sostegno, in tempi brevi e certi, alla realizzazione della Farmacia dei servizi, tenendo conto anche della disponibilità finanziaria, ma l’attuale cronoprogramma deliberato a settembre non può che far presagire che gli impegni presi verranno disattesi".
I tempi stringono…
"Il milione e 870 mila euro, già erogato a livello ministeriale, dovrà essere speso nell’attivazione della sperimentazione delle Farmacie dei servizi entro il 31 dicembre. I tempi sono strettissimi, perché in due mesi dovrebbero essere reclutate le farmacie, formate, e partire con la sperimentazione. Insomma in sessanta giorni la Regione dovrà fare quello che doveva essere fatto un anno fa. In caso contrario questi soldi dovranno essere riconsegnati al ministero". Questo cosa comporterà?
"Se non ci sarà una estensione al 2025 si perderà questa possibilità. Per le farmacie sarebbe un ritorno al 2009, è inimmaginabile. In questo modo i cittadini potranno utilizzare dei servizi solo privatamente. Il danno si tradurrà in una mancanza per i cittadini soprattutto per gli anziani e per chi vive nelle zone rurali".
Quali sono gli ostacoli posti alla sperimentazione della Farmacia dei servizi in Toscana?
"Sono diversi, da quelli politici a quelli burocratici, organizzativi e informatici, come il mancato avvio delle procedure necessarie, nonché quelli riguardanti le normative restrittive in particolare sulle criticità presentate dalla legislazione sulla privacy, risolti in altre Regioni, passando per l’inadeguatezza dei servizi proposti perché le attuali delibere regionali non coprono tutti i servizi previsti dalla normativa". E poi?
"Poi c’è anche una ragione economica. Probabilmente la Regione non ha la forza finanziaria sufficiente per far proseguire la sperimentazione e il convenzionamento dei servizi una volta che fosse riuscita a farli partire in tempo, utilizzando inizialmente i finanziamenti ministeriali. Una cosa è certa: l’intera questione Farmacia dei servizi al momento è bloccata ed è difficile prevedere una risoluzione in tempi brevi".