Arezzo, 08 marzo 2020 - Nuova interessante iniziativa del Coordinamento I Ponti in collaborazione con la scuola dell’infanzia e con la scuola primaria Gianni Rodari di San Giovanni Valdarno: tutto il quartiere Ponte alle Forche-Porcellino ha deciso infatti di mobilitarsi con un pranzo di solidarieta’ per raccogliere fondi per permettere alla piccola Thalia di portare avanti le cure e la riabilitazione negli Stati Uniti. In occasione di un giorno importante ed evocativo come l’otto di marzo, giornata internazionale della donna, verrà organizzato un pranzo che, a seconda delle prenotazioni che arriveranno, potrebbe interessare addirittura le sale e le cucine di tutti i locali a disposizione del quartiere: Circolo Arci Simonti, Parrocchia S. Teresa del Bambin Gesù e Circolo Arci Porcellino, creando così un denominatore comune e un filo unico tra tutte le persone che decideranno di passare una domenica all’insegna del buon cibo e della solidarietà. Per le prenotazioni è possibile rivolgersi a: Circolo Simonti (3406237997), Circolo Porcellino (3382502994), Parrocchia Santa Teresa (3331506810).
Thalia è nata il 17 febbraio 2017 a Firenze con una malformazione alla gamba sinistra insieme ad una malformazione all’esofago. Il tutto non era stato diagnosticato in gravidanza ed è stato scoperto solo alla nascita. I medici si sono accorti da subito che non riusciva a deglutire e le hanno diagnosticato l’atresia esofagea, per la quale è stata operata al secondo giorno di vita. Rimasta in TIN al Meyer per 45 giorni, è stata poi operata una seconda volta quando ha compiuto cinque mesi. La piccola è stata nutrita tramite un tubicino allo stomaco per più di un anno e da alcuni mesi riesce a nutrirsi per bocca. Parliamo di una patologia rarissima. In Italia nessuno è in grado di intervenire dal punto di vista clinico ed è quindi necessario rivolgersi altrove. Come ha ricordato la mamma Valeria, quando la piccola è venuta alla luce, le sono state scoperte due malformazioni di rilievo. Una all’esofago chiamata atresia esofagea, per la quale ha subito due operazioni, e una seconda alla gamba sinistra che presenta un’emimelia tibiale, per cui le manca completamente la tibia.
È un’anomalia rarissima, ha un’incidenza di un bambino su un milione. Thalia è quella bambina su un milione. A renderla ancora più rara purtroppo anche una biforcazione del femore. Affrontati gli ostacoli legati alla prima malformazione, i genitori si sono messi alla ricerca di una soluzione per l’arto inferiore e si è arrivati alla decisione di farla operare in America. La permanenza della bambina negli Stati Uniti è molto lunga e costosa. Ma grazie all’aiuto economico di molti valdarnesi, la famiglia può seguire passo dopo passo la convalescenza della figlia.