All’uscita di scuola con una pistola. Porta con se’ un proiettile e scatta qualche fotografia con gli amici. Le immagini finiscono sotto l’occhio dei genitori che avvertono la preside e da qui la segnalazione ai carabinieri. Lui, 13 anni, aveva rubato l’arma a un parente durante le feste di Natale.
Succede in Valdichiana, una delle quattro vallate della provincia di Arezzo. Siamo nei pressi della scuola Martiri di Civitella, nell’omonimo Comune. Non è chiaro ancora se l’arma sia stata estratta nel perimetro di competenza dell’istituto o meno: gli investigatori sono al lavoro e tutto dovrà essere accertato nei contorni. Fatto sta che una decina di giorni fa un ragazzino aveva in mano una semiautomatica. Era l’8 di gennaio, le classi erano appena tornate dal lungo ponte natalizio. L’arma era scarica, il colpo non era in canna ma lui, 13 anni, aveva anche un proiettile, rubato anche quello ad un parente durante le vacanze di Natale.
Nessuno fa fuoco, il gruppetto si limita a scattarsi qualche fotografia. Le immagini non finiscono sui social ma rimangono nei telefonini dove però qualche genitore se ne accorge. Parte l’allarme. I genitori sono preoccupati ma la notizia arriva anche alla preside dell’istituto che non perde tempo e fa la cosa migliore. Segnala tutto in caserma e così i carabinieri si mettono al lavoro.
Scatta il blitz. Le perquisizioni vengono disposte a casa del ragazzino e a casa del parente da cui si pensa che abbia rubato l’arma. Bingo. Qui trovano anche alcuni fucili, insieme ad altre pistole. Tutto è regolarmente detenuto ma il piccolo arsenale domestico viene sequestrato. Per l’uomo scatta la denuncia per omessa custodia di armi mentre per il ragazzino c’è la segnalazione al tribunale minorile di Firenze. Non la denuncia: lui ha meno di 14 anni, non è imputabile.