FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Abb e i 33 licenziati via mail. Gli scenari in vista del vertice

Dopo lo sciopero, domani il tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali e l’azienda per uscire dalla crisi .

Abb e i 33 licenziati via mail. Gli scenari in vista del vertice

La manifestazione dello scorso 19 novembre davanti all’azienda

Si terrà domani un incontro tra le organizzazioni sindacali e Abb E-Mobility per riaprire il tavolo sulla procedura di licenziamento collettivo avviata per 33 dipendenti dell’azienda con contratto a tempo indeterminato. Lo hanno reso noto le Rsu e le segreterie provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, ringraziando tutti i lavoratori che lunedì scorso hanno sostenuto l’iniziativa di sciopero di fronte ai cancelli dello stabilimento di San Giovanni Valdarno. Il ringraziamento è stato esteso anche ai sindaci della vallata e al vicepresidente del Consiglio regionale Casucci, intervenuti all’assemblea.

"Siamo convinti - hanno affermato i sindacati - che la spinta ricevuta dai lavoratori e dalle istituzioni del territorio ci possa dare la forza per deviare il percorso di superamento della congiuntura negativa verso binari che prevedano la tutela dell’occupazione e della dignità dei lavoratori attraverso gli strumenti che il nostro ordinamento comprende".

Ora si aspetta di capire se la proprietà deciderà di revocare la decisione oppure andrà avanti lo stesso. Ci sono 75 giorni di tempo prima che l’azienda individui i 33 indiretti in esubero: si parla di 16 operai e 17 impiegati. I lavoratori chiedono a gran voce l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e un piano chiaro di sviluppo da parte del colosso dell’elettrico, che solo due anni fa ha inaugurato in via dell’Energia un polo di eccellenza mondiale con un investimento da 30 milioni di dollari e ha recentemente aperto, sempre in zona Sant’Andrea, il nuovo magazzino. Nelle ultime ore si sono susseguite le reazioni dal mondo politico. "Il Valdarno – hanno sottolineato Irene Galletti e Tommaso Pierazzi del M5S – non può permettersi di perdere ulteriori risorse professionali. ABB opera in un settore strategico e salvaguardare i lavoratori significa anche tutelare il futuro economico del territorio".

"Il lavoro non è una merce – hanno aggiunto Guido Pasquetti e Leonardo Simoni per Avs Arezzo – E’ il frutto del sudore di persone in carne e ossa che con il lavoro mantengono le loro famiglie". Vicinanza ai dipendenti in lotta è stata espressa anche da Libera e Legambiente, mentre la vertenza finirà pure sui banchi del Consiglio comunale di Montevarchi. I gruppi consiliari di Pd, Avanti Montevarchi - Europa Verde e Impegno Comune presenteranno una mozione in occasione della prossima seduta del parlamentino cittadino per esprimere "solidarietà ai lavori dell’Abb condividendo la loro battaglia con la necessità che vengano ritirati immediatamente i licenziamenti".