"Abbiamo colto un segnale positivo dal nuovo piano industriale di Abb E-Mobility". Il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi plaude all’accordo che è stato raggiunto venerdì sera tra azienda e sindacati sulla vertenza Abb. Un vertice fiume quello che si è tenuto a Firenze, in cui la Regione ha giocato un ruolo fondamentale per far collimare le istanze delle parti coinvolte. Nel corso del tavolo istituzionale, che è andato avanti dalle 10,30 fino alle 20, Vadi ha chiesto attenzione e garanzie d’investimento sul polo d’eccellenza della città del Marzocco. La multinazionale ha presentato l’atteso piano industriale. Poi la svolta, che mette fine così allo spettro dei 33 licenziamenti forzosi limitando a 23 unità le uscite volontarie incentivate. "L’amministratore delegato Francesco Mennucci ha illustrato il piano industriale dell’azienda - ha raccontato il sindaco - con le linee strategiche che riguardano il comparto della mobilità elettrica e in modo particolare lo stabilimento di San Giovanni. In qualità di sindaco sono soddisfatta di quanto ci è stato prospettato: il panorama è positivo e gli investitori continuano a credere nel settore elettrico e a considerare la nostra città un polo centrale per la produzione di Abb. Inoltre, in base agli assestamenti del mercato, verrà modificata la strategia di investimenti con un nuovo portfolio prodotti. Questo ci consente di ampliare le prospettive e ci rassicura sul futuro dello stabilimento sangiovannese. Adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo". Per quanto riguarda i termini dell’accordo, il primo cittadino ha spiegato che sono "migliorativi rispetto alle condizioni di partenza", ma saranno le sigle sindacali ad illustrarli nel dettaglio nei prossimi giorni. "L’intervento della Regione è stato dirimente e mi sento di ringraziare tutto lo staff che segue le crisi aziendali per la loro competenza e professionalità" ha concluso Vadi.
Al tavolo di crisi, infatti, erano presenti anche Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi industriali del presidente Eugenio Giani, l’Ufficio Arti della regione, le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, la Rsu aziendale e Confindustria. "La positiva conclusione della vertenza – ha sottolineato il presidente Giani – rappresenta un successo per il mantenimento dei livelli occupazionali nella zona del Valdarno e per tutta la Toscana, di particolare rilievo dato che riguarda un segmento produttivo ad alto valore aggiunto sotto il profilo tecnologico e strategico dal punto di vista dello sviluppo industriale della regione. Incentivare la presenza di aziende in grado di competere in termini di innovazione e prospettive di mercato significa non solo garantire lavoro a chi già opera in questi settori, ma proiettare la Toscana verso un futuro sviluppo in linea con le esigenze delle imprese". La prospettiva di Abb E-Mobility è quella di superare l’attuale fase di stagnazione del mercato dell’auto elettrica e del processo di transizione energetica con il passaggio dall’assemblaggio alla produzione diretta di colonnine elettriche con l’impiego di tecnologie innovative. Il 2025 sarà un anno di assestamento, mentre il rilancio vero e proprio partirà con il 2026. "Doveroso - ha aggiunto Valerio Fabiani - un ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno atteso da molto tempo questo accordo con la compostezza e la determinazione che si sono rivelate decisive per la buona riuscita delle trattative".
Si conclude così una vertenza iniziata a metà novembre che aveva fatto scattare l’allarme sul futuro dello stabilimento di via dell’Energia, dopo l’ingente taglio ai somministrati del 2023. Il colosso della green economy aveva annunciato 33 esuberi di personale impiegatizio a tempo indeterminato, viste le difficoltà dell’automotive a livello internazionale. Domani è prevista un’assemblea in fabbrica con le Rsu per riportare a lavoratori e lavoratrici le clausole dell’accordo. Si intravede la ripresa. E le famiglie auspicano di non dover più assistere a ulteriori razionalizzazioni.