MARCO CORSI
Cronaca

Abbazia di Soffena. Il monumento nazionale verso la riapertura

Lo ha annunciato il sindaco Michele Rossi che punta a valorizzare l’edificio. Accordo con la direzione regionale dei Musei, poi l’attesa dell’ok dal Ministero.

L’abbazia di Soffena a Castelfranco di Sopra, potrebbe presto riaprire al pubblico. Lo ha annunciato il sindaco Michele Rossi, che punta a valorizzare l’edificio storico monumento nazionale del territorio

L’abbazia di Soffena a Castelfranco di Sopra, potrebbe presto riaprire al pubblico. Lo ha annunciato il sindaco Michele Rossi, che punta a valorizzare l’edificio storico monumento nazionale del territorio

Potrebbe presto riaprire al pubblico un monumento nazionale, uno dei complessi religiosi più importanti della Toscana, l’abbazia di Soffena a Castelfranco di Sopra. Lo ha annunciato il sindaco Michele Rossi, che punta a valorizzare l’edificio storico attraverso un accordo con la Direzione Regionale dei Musei e un successivo imprimatur dal Ministero della Cultura, che ha competenza sul complesso monumentale. Lo scopo finale è quello di restituire definitivamente alla comunità, dopo molti anni, uno dei luoghi simbolo.

"Noi teniamo molto all’Abbazia di San Salvatore a Soffena, e come Amministrazione ci siamo mossi con la Direzione regionale dei Musei per riuscire a lavorare e ottenere un accordo di valorizzazione – ha sottolineato il sindaco Michele Rossi - Abbiamo già un accordo con la Direzione regionale dei Musei, che poi verrà inviato al Ministero della Cultura per l’ok definitivo". Il primo cittadino ha ricordato che, insieme agli assessori, sta lavorando in maniera importante per rendere di nuovo fruibile un bene di tutta la comunità. "Tante volte, quando eravamo all’opposizione, abbiamo denunciato la mancata valorizzazione di Soffena – ha aggiunto - e adesso è venuto il momento di porre fine a questa assenza di dieci anni. Dal federalismo culturale si era fermato praticamente tutto, è il momento di ripartire con questo accordo di valorizzazione, come previsto dal Codice dei Beni culturali". Se l’intesa sarà ratificata, Rossi ha spiegato che la giunta potrà non solo effettuare piccole manutenzioni, ma rendere la struttura più fruibile da parte di tutti i cittadini e quindi valorizzarla come merita.

La Pieve romanica di Soffena risale all’anno mille ma nel 1700 fu destinata ad uso agricolo, disperdendo i tratti originari. Dopo il 1960 lo Stato acquistò l’immobile e iniziò l’opera di riqualificazione, che ha riconsegnato alla comunità uno dei luoghi artistici più straordinari di questo angolo di Toscana. Molti i turisti che, soprattutto d’estate, si aggirano tra la chiesa, il chiostro e il convento. Negli anni passati sono state organizzate al suo interno celebrazioni religiose in occasione di ricorrenze speciali, come i matrimoni. La chiesa ha una pianta a croce latina con abside quadrato. La copertura è a volte a crociera. Gli affreschi all’interno della chiesa, del ‘400, sono di artisti quali Paolo Schiavo, il Maestro Liberato da Rieti, Bicci di Lorenzo. Di particolare pregio "L’Annunciazione" del fratello di Masaccio Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia.