E’ stato l’amico intimo di Pablo Neruda, lo ospitò anche ad Arezzo, di Abel Vallmitjana (1910/1974) quest’anno si ricordano i 50 anni dalla morte con una serie di iniziative.
Pittore, scultore, incisore, musicologo e studioso di folklore spagnolo, è una delle figure artistiche più importanti e influenti tra quelle vissute ad Arezzo nel secondo Novecento.
A Tregozzano, dove Vallmitjana visse l’ultimo periodo della sua vita, il centro di aggregazione sociale "L’incontro", in collaborazione con la parrocchia e l’associazione "Officina del Ruzzo", ha dato inizio dalla primavera al parco artistico "Abel Vallmitjana Taller", un museo d’arte contemporanea a cielo aperto.
Nei giardini del Praticino, di fronte alla Biblioteca "Città di Arezzo", la scultura di bronzo dell’artista catalano è stata finalmente dotata di una targa che ne ricorda l’autore. L’opera "La Hermana y la Herida", questo il suo nome, fu intitolata così su suggerimento del grande poeta cileno Pablo Neruda, amico intimo di Vallmitjana, che durante un soggiorno ad Arezzo nei primi anni Sessanta ne ammirò il calco in gesso.
Il bollettino annuale della Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti, uscito di recente, dedica invece un capitolo all’artista grazie al contributo scritto da Marco Botti, che ne ripercorre le principali tappe artistiche e di vita.
Sempre ad Arezzo il gruppo "Incontro", da tempo al lavoro per recuperare la memoria dell’artista, ha dato vita al comitato promotore "Vallmitjana e gli altri", con l’obiettivo di organizzare una serie di iniziative per valorizzare un personaggio che tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Settanta segnò l’arte e la cultura cittadina.
L’associazione si è dotata di un organigramma. Presidente è stata nominata Gabriella Vagheggi, che fu assistente di Vallmitjana nel laboratorio di arti grafiche aperto a Tregozzano e dopo la morte dell’artista portò avanti per anni l’attività incisoria e la stamperia, diventando la memoria più autorevole di quegli anni. Coordinatori del comitato sono Nanni Cheli, Gianfranco Landini, Maria Rosa Marchi ed Enrico Orlandini. Come garante scientifico è stato scelto Michele Loffredo, mentre Marco Botti svolgerà i compiti di portavoce.