
Abitanti sotto quota 13 mila. Tanti anziani, pochi giovani
Castiglion Fiorentino scende sotto i 13 mila abitanti. Lo confermano i numero del 2023 che vedono i residenti sotto la torre del cassero 12 950 persone: 49 in meno del 2022 quando i residenti erano appena un’unità sotto la soglia psicologica dei 13mila. ma si sa il calo demografico è ormai un trend quasi inarrestabile, specie nei piccoli centri abitati di una provincia come Arezzo che rispetto altre del settentrione fa fatica sempre di più a farso vedere attrattiva e portare sul proprio territorio nuovi cittadini: emigrati ma soprattutto giovani che difficilmente scelgono di stabilirsi nell’Aretino per la loro "nuova vita". A Castiglioni la popolazione aveva iniziato a salire dagli anni 2000 quando i residenti erano passati da 12 mila scarsi fino ai 13 mila 671 del 2011, quando si è registrato il picco massimo nella città del Palio dei rioni. Da quel momento c’è stata una regolare flessione fino ad ogggi che siamo tornati ai livelli del 2006. Analizzando nel dettaglio i dati, si riscontra che i nuovi nati, da 4 anni a questa parte, si fermano sempre sotto le 100 unità: nel 2020 sono stati 87 (46 maschi e 41 femmine), nel 2021 sono stati 94 (36 maschi e 58 femmine), nel 2022 sono stati 83 (47 maschi e 36 femmine) e nel 2023 sono stati 68 (40 maschi e 28 femmine). Mentre i deceduti, che negli anni precedenti crescevano senza sosta (nel 2020 sono stati 156 con 74 maschi e 82 femmine, nel 2021 sono stati 171 con 82 maschi e 89 femmine, nel 2022 sono stati 173 con 88 maschi e 85 femmine), nel 2023 si sono fermati a 146 persone (64 maschi e 82 femmine). Sempre più morti e sempre meno dati che, come insegnano i principi della demografia, vogliono dire anche che la popolazione sta sempre più invecchiando. Le cause sono diverse: cambia la società, i suoi usi e consumi, la crisi economica picchia dura per dirne un paio.
Il fatto è che questa diminuzione porta con sé dei problemi non di facile risoluzione per chi amministra perché necessariamente diventa necessario ampliare i servizi di welfare e cercare un’alternativa per far fronte alla forza lavoro richiesta dal tessuto produttivo. Dicevamo il fronte assistenziale: ecco, basti pensare alle Rsa e alle case di riposo che già oggi sono "full" visto il gran numero di anziani da supportare che difficilmente potranno supportare la domanda reale un domani se non ci saranno investimenti massicci in questa direzione. E il discorso vale per tutta la Valdichiana e anzi la provincia. Non è un caso che a CAstiglion Fiorentino siano in corsi i lavori di ampliamento della casa di riposo Cosimo Serristori che consentirà di aggiungere altri posti letto alla capienza attuale.