
I lavoratori della Abb E Mobility durante una manifestazione
"È inaccettabile che, a fronte di un accordo che coinvolge 86 contratti di solidarietà, la Regione Toscana non abbia ancora riconvocato il tavolo istituzionale, nonostante le reiterate richieste delle rappresentanze sindacali e dell’amministrazione comunale". È un duro affondo quello del consigliere regionale Marco Casucci sulla vertenza che interessa lo stabilimento Abb E-Mobility di San Giovanni Valdarno e che si è chiusa il 24 gennaio con l’accordo tra proprietà e parti sociali.
Siamo entrati nella fase della solidarietà e come spiegato dal sindaco di San Giovanni Valentina Vadi al Consiglio comunale i sindacati hanno chiesto una nuova convocazione del tavolo istituzionale in Regione per monitorare lo stato dell’accordo. Casucci depositerà una mozione per chiedere alla giunta r di verificare l’attuazione dell’accordo sottoscritto a gennaio e di garantire la tutela occupazionale di tutti i lavoratori coinvolti, anche alla luce del possibile rischio di una nuova riorganizzazione interna da parte dell’azienda. "Il caso Abb – ha aggiunto– non è una semplice vertenza aziendale: si tratta di un presidio industriale ad alta tecnologia, che nel 2023 festeggiava la milionesima colonnina di ricarica prodotta.
Oggi, invece, si trova a fare i conti con un drastico calo degli ordinativi e con una pesante riduzione dell’organico, che ha già colpito numerosi lavoratori interinali e ora mette a rischio anche il personale a tempo indeterminato. Di fronte a tutto questo, serve massima vigilanza da parte delle istituzioni regionali". Il consigliere in procinto di approdare al gruppo misto, dopo aver suonato il campanello d’allarme, ha ricordato all’ente regionale di fare tutto quanto in suo potere per garantire la continuità produttiva. Il 24 gennaio è stato firmato dalle parti sociali, da Regione Toscana e dall’azienda un accordo di solidarietà che riguarda 86 lavoratori della durata di un anno, lavoratori che provengono da diversi settori dell’azienda. Per verificare l’andamento del contratto il 27 febbraio si è svolta una riunione in Comune con le Rsu e organizzazioni sindacali provinciali. In quella sede Fim, Fiom e Uilm hanno deciso di richiedere alla Regione una nuova e rapida convocazione del tavolo istituzionale. La richiesta è stata formulata direttamente in Regione da parte delle Rsu e dalla triplice e si attende di sapere la data del vertice. L’accordo raggiunto a fine gennaio ha scongiurato il licenziamento di 33 dipendenti a tempo indeterminato e limitava a 23 unità le uscite volontarie incentivate.