ANGELA BALDI
Cronaca

“La nostra acqua non è inquinata”. Menabuoni: “Rassicuro i cittadini”. La società ora medita azioni legali

L’ad di Nuove Acque contro Greenpeace: “Il report è sbagliato, controlli costanti su Montedoglio. Facciamo analisi su materia depurata e grezza, mai rilevati Pfas agenti chimici non presenti in natura”

L’acqua che arriva nei nostri rubinetti è fornita dall’invaso di Montedoglio, Nuove Acque la controlla depurata e grezza

L’acqua che arriva nei nostri rubinetti è fornita dall’invaso di Montedoglio, Nuove Acque la controlla depurata e grezza

Arezzo, 23 gennaio 2025 – Dai nostri rubinetti secondo Greenpeace uscirebbe acqua contaminata con Pfas, agenti chimici, anche cancerogeni, sintesi delle lavorazioni industriali.

Francesca Menabuoni, Ad di Nuove Acque, cosa sono i Pfas? Sono davvero nella nostra acqua?

Impossibile. I pfas sono composti chimici di sintesi non presenti in natura. C’è una normativa sui limiti ancora non andata in attuazione, una direttiva europea che dovrebbe essere attuativa nel 2026. Ma anche senza limiti di legge, si tratta lo stesso di composti su cui Nuove Acque fa monitoraggi dal 2020. Abbiamo fatto campionamenti che hanno dato sempre esito negativo sulla rete di Arezzo. Quindi non valori bassi, ma del tutto inesistenti”.

Come viene controllata l’acqua dell’acquedotto?

“Dal 2020 la società fa campionamenti ricorrenti su questi agenti specifici e non è mai emerso niente. Naturalmente continueremo a monitorare la situazione come sempre ma non ci aspettiamo nulla di diverso dagli ultimi 5 anni. Facciamo campionamenti continui sia sulla rete di acqua potabilizzata che sull’acqua grezza alla fonte e non abbiamo mai avuto nessun riscontro”.

Possiamo bere l’acqua di Montedoglio senza paura?

“Certo, l’acqua dell’acquedotto aretino viene dall’invaso sul Tevere di Montedoglio, da zone quindi non industriali. Questo tipo di Pfas, composti chimici di sintesi non si trovano in natura ma vengono dai processi industriali, si trovano nei rivestimenti delle pentole anti aderenti per esempio, nei tessuti, nelle vernici e nei detergenti, si tratta di agenti contaminanti di processi industriali, che scaricando contaminano falde e pozzi. Ecco perché è altamente improbabile che si trovino nell’acqua di Montedoglio. Ci tengo a rassicurare la popolazione, siamo in contatto con Asl e Comune da quando questo risultato è stato messo in luce. Nuove Acque ha fatto contro analisi non solo ad Arezzo ma in tutto il territorio”.

Greenpeace ha fatto un’analisi su un fontanello, quale?

“È stato fatto un campionamento sulla rete di Arezzo, eravamo stati avvertiti da Greenpeace. Si tratta di un fontanello del centro ma quale è irrilevante perché abbiamo fatto contro analisi oltre a quelle di routine e i nostri campionamenti hanno confermato che non c’è nessun tipo di inquinante”.

Il report di Greenpeace è quindi frutto di un errore?

“Chi fa il nostro lavoro sa che con un’unica analisi ci possono essere errori. Ci dispiace del procurato allarme che questo repert potrebbe generare. E’ inspiegabile, ne contestiamo l’affidabilità, ci stiamo attrezzando per la verifica di azioni legali visto che siamo al limite del procurato allarme. Restiamo disponibili per ulteriori campionamenti oltre a quelli già con esito negativo, ma essere classificati peggiori in Italia non esiste”.