Angela Baldi
Cronaca

La grande sete dei campi. Prelievi d’acqua da record e il “paradosso Montedoglio”

La richiesta di acqua da parte delle aziende agricole ha subito un’impennata con il caldo. Quasi 900mila metri cubi consegnati negli ultimi 30 giorni. L’appello di Stefani per l’invaso

Sempre più acqua richiesta al Consorzio di bonifica Alto Valdarno per irrigare i campi della provincia

Sempre più acqua richiesta al Consorzio di bonifica Alto Valdarno per irrigare i campi della provincia

Arezzo, 14 agosto 2024 – La curva della richiesta di acqua da parte delle aziende agricole ha subito una brusca impennata. Colpa del caldo torrido degli ultimi tempi e delle temperature sopra la media. Un milione di metri cubi di acqua sono già stati distribuiti in una campagna irrigua attenta e precisa. Sono i numeri forniti dal Consorzio di Bonifica che mostrano come quasi 900.000 metri cubi di risorsa siano stati consegnati in trenta giorni, per fare fronte a un mese rovente, caratterizzato da temperature minime e massime fuori dall’ordinario, che si sono improvvisamente e a lungo impennate sopra le medie stagionali. A luglio le richieste si sono moltiplicate in modo esponenziale, andando a toccare valori mai raggiunti negli anni precedenti. Dopo un inizio in punta di piedi, a causa di un giugno incerto e piovoso, i consumi hanno mostrato una repentina quanto drastica salita.

A parlare sono i consumi certificati e rilevati dagli operatori del settore irrigazione del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, a conclusione della lettura dei contatori degli utenti dei cinque distretti irrigui serviti dall’ente: oltre 170. “Per la prima volta anche i fruitori del servizio sono risultati in netto aumento rispetto gli anni precedenti - spiega l’ingegner Lorella Marzilli, caposettore irrigazione - I dati che abbiamo a disposizione confermano l’ormai diffusa e costante richiesta di acqua. Forte soprattutto da parte delle imprese agricole costrette a fare i conti con enormi difficoltà di approvvigionamento”. Una situazione estremamente delicata. Per questo l’obiettivo strategico del Consorzio rimane il completamento del Sistema Occidentale di Montedoglio con le condotte necessarie per raggiungere nuove aree, che, complici le condizioni meteorologiche, risultano sempre più assetate.

“Portando all’attenzione generale il paradosso Montedoglio – commenta la presidente Serena Stefani – dove l’acqua c’è, ma non arriva nei campi delle aziende agricole che ne hanno bisogno , siamo riusciti a riportare all’attenzione della politica regionale e nazionale il problema: ora è chiara a tutti la necessità, o meglio l’urgenza, di reperire le risorse per realizzare le reti secondarie della Valdichiana Aretina e Senese e della Valtiberina, per non lasciare a secco l’agricoltura che ha necessità di acqua per crescere e svilupparsi”.

Torna alla ribalta nei mesi più torridi dell’anno il valore dell’acqua. L’irrigazione discrimina in modo significativo i terreni, con una differenza fra irriguo e non irriguo che tocca i 13.500 euro ad ettaro. Le percentuali variano molto con la zona e le colture ma sono sempre significative. I numeri diffusi dal Consorzio di Bonifica mostrano come si vada da un più 27 per cento per i seminativi per toccare il + 35% con i frutteti e superare, con le ortive, quota + 80 per cento.

L’irrigazione contribuisce in modo significativo al reddito di tutte le principali colture, contribuisce a ridurre il rischio economico dell’impresa agricola, aumentandone il ruolo anche come presidio di territorio, infine consente lo sviluppo di un comparto dell’economia che muove risorse importanti e crea posti di lavoro”, aggiunge il direttore generale Francesco Lisi, spiegando che la Regione Toscana, di recente, ha approvato il nuovo piano di classifica irriguo, strumento che contribuisce a valorizzare i terreni che possono beneficiare del servizio di consegna della risorsa”.