Addio a un anghiarese doc. È morto Mario Guiducci colonna di Tovaglia a quadri

Malato da tempo è stata una figura centrale nella patria di Baldaccio

Addio a un anghiarese doc. È morto Mario Guiducci colonna di Tovaglia a quadri

Malato da tempo è stata una figura centrale nella patria di Baldaccio

ANGHIARI

Se n’è andato per sempre ieri all’età di 79 anni, Mario Guiducci, figura praticamente istituzionale per Anghiari. Le sue condizioni di salute si erano aggravate negli ultimi tempi e anche nel corso della recente edizione di "Tovaglia a Quadri" gli amici con i quali aveva iniziato e condiviso la vincente avventura gli avevano inviato un caro e affettuoso saluto. Per la patria di Baldaccio è senza dubbio un grave lutto, perché assieme al personaggio – conosciutissimo anche in vallata - scompare un’altra importante memoria storica. Una carriera lavorativa alle Poste e Telegrafi (da tempo era in pensione) e tanto impegno su più versanti, dettato dal forte attaccamento al paese tipico dell’anghiarese doc.

Guiducci era stato presidente della filarmonica "Pietro Mascagni", ma anche membro della Pro Loco, nonché fra i fondatori della Compagnia dei Ricomposti e fra coloro che insieme agli autori Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini hanno ideato e realizzato "Tovaglia a Quadri", la commedia unica nel suo genere che va in scena dal 1996 e della quale è stato attore: lo ricordiamo in una delle prime edizioni nella quale aveva ottimamente la parte di "don Brusiglio", il sacerdote del paese che si mangiava le parole.

Il suo ricordo è legato in maniera inscindibile alla fisarmonica, lo strumento che Mario amava e suonava e con il quale eseguiva canti e stornelli della tradizione locale e toscana, che costituiscono un autentico patrimonio popolare non solo della vallata.

Lui era l’anima della Compagnia dei Ricomposti, formata da persone del posto capaci di cantare come di recitare. Senza dimenticare la cordialità che lo contraddistingueva sempre e il modo con il quale ha narrato la sua amata Anghiari, che oggi piange la perdita di uno dei suoi figli prediletti. La foto che abbiamo recuperato è quella che meglio di ogni altra riassume la sua immagine: lui, il perenne pezzetto divenuto sempre più bianco con il tempo e la fisarmonica, che a suo modo è stata anch’essa una vera e propria compagna di vita, accompagnando le proprie passioni.

Alla moglie Rosalba, ai figli Eleonora, Elisabetta e Alessandro e ai parenti le condoglianze della nostra redazione; a Mario, un saluto e un ringraziamento che non si limita ai soli compaesani anghiaresi.

Claudio Roselli