ANGELA BALDI
Cronaca

Addio Mirage, "discoteca Paradiso". E la mappa della notte si spoglia

Ghezzi: "Una scelta amara, quel locale era il simbolo del divertimento". Lacrime sul web: "Lì gli anni più belli". La ritirata inarrestabile delle insegne da ballo e musica live: altri cinque già sbarrati. "E’ cambiato il mondo"

Tito Ghezzi al Mirage negli anni d’oro

Arezzo, 18 novembre 2022 - Ha fatto ballare generazioni di aretini, un locale simbolo per decenni rimasto il marchio di fabbrica del divertimento. Adesso sta per calare il sipario su Le Mirage di Monte San Savino. I capannoni che fino al 2018 avevano ospitato la storica discoteca guidata da Tito Ghezzi, re delle notti di tutta la provincia, lasceranno il posto a un supermercato, i lavori partiranno a inizio anno. Dal Mirage sono transitati dj di fama internazionale e personaggi dello spettacolo, da Simona Ventura a Nina Moric, passando per gli Articolo 31.

Tito Ghezzi, vice presidente provinciale del sindacato locali da ballo da sempre alla guida del Mirage, ha postato un video strappalacrime. Immagini girate proprio all’interno. E da allora non si fermano i post nostalgici. "Un pezzo di cuore che se ne va", "gli anni più belli della mia gioventù", "una grande parentesi della mia vita".

"Voglio farvi fare un giro – dice Tito Ghezzi nel suo video amarcord - all’interno del Mirage. E’ un po’ polveroso, sono 4 anni che è chiuso". Un tour nel tempio del divertimento che ha visto il suo massimo splendore negli anni ’90. "Un locale stupendo – continua Tito - qui in molti abbiamo bellissimi ricordi". "Questa era la mia discoteca la mia seconda casa – prosegue commosso – E’ uno dei locali più belli della provincia, nel 1998 vinse il premio miglior discoteca d’Italia. L’ho diretto con orgoglio. E’ un momento triste, una scelta difficile che io e i miei soci abbiamo dovuto affrontare, abbiamo acceso le luci per l’ultima volta. Tra qualche giorno non ci sarà più niente". Un giro sulla pista da ballo, un’occhiata lucida alle colonne, ai tavolini, ai cubi che hanno fatto ballare bellezze da urlo.

La discoteca in realtà era chiusa da 4 anni, seguendo il trend che ha visto calare il sipario su tanti locali del divertimento. Segno di un cambiamento inesorabile dei tempi e della socialità. Una dopo l’altra le sale da ballo e i locali di musica dal vivo di cui prima era disseminata la città si sono ridotti. La fine de Le Mirage, segue quella del Bluekaos, della Casa Cantoniera in Valdarno, dell’Impero a Montevarchi, ad Arezzo spariti i più recenti Klang, Karemaski, solo per citare alcune sale di musica.

Cosa resta delle discoteche? Inossidabile l’ex Grace adesso Class di via Madonna del Prato. Poi Il Principe a Pratacci. Come mai tante chiusure? "Sono cambiate le abitudini - dice Tito – prima dovevi aspettare il fine settimana per rivedere una persona, adesso con i social siamo tutti geo localizzati. Gli aretini facevano anche tripletta nel weekend, oggi non ci si riconosce più in un locale in particolare. Il mio principale fornitore nelle serate adesso è una ditta di bus, impensabile fare un evento senza navette. La pandemia semmai ha ricreato interesse verso le discoteche. Col Mirage si chiude un capitolo, la gente mi chiama e manda foto dopo essere andata al Monte a fare uno scatto sotto l’insegna".