
PIERACCIONI_32650606_072936
Arezzo, 9 giugno 2019 - Il dibattito non si ferma, ma ce lo immaginavamo. Era partito da una dichiarazione di Andrea Fabianelli sulle frequenze di Radio Fly. Sviluppo aeroporto Arezzo in liquidazione e «un’occasione persa» aveva detto detto il vice presidente della Camera di commercio. E ieri, sempre dalla radio aretina, la risposta di Ghinelli che, a parte essere il sindaco, è uno che di aerei e di volo se ne intende. Lo abbiamo contattato per capire meglio i prossimi sviluppi.
«Fabianelli confonde le cose, se per fine di un sogno intende la messa in liquidazione di una società che non si sa bene per che cosa sia nata e che attività abbia svolto, lo posso capire. Non capisco e non vedo però quale sia il nesso con il destino dell’aeroporto», sottolinea il sindaco. «Fin tanto che io ho tenuto i rapporti con Enac i fondi c’erano.
E anche se dovessero essere temporaneamente utilizzati per altro, una volta che la comunità aretina avesse deciso i soldi sarebbero ritornati. Ho visto il presidente fino a poco prima che venisse sostituito», spiega. Ghinelli è chiaro: la questione non è assolutamente chiusa e a dimostrazione porta il piano strutturale che tra poco arriverà in Consiglio Comunale.
«Abbiamo deciso di trattare la questione del destino di Molin Bianco, non come variante al piano esistente, ma di farla rientrare nel nuovo piano strutturale. Per la città questo tema non è affatto abbandonato, si tratta di una opportunità al quale occorre dare enfasi e risorse».
Il sindaco conferma poi un incontro che si svolgerà a giorni con le categorie economiche, comune, provincia e aero club. «Incontro che va anche nella direzione di dare un contenuto economico alla richiesta dell’aeroclub di Arezzo, gestore della pista per quanto riguarda il servizio antincendio. Hanno chiesto un piccolo contributo. Tutti insieme possiamo rispondere alla richiesta».
E’ questo è il primo step indicato. «Dobbiamo poi tenere aperto l’aeroporto nelle condizioni in cui è perché ad Enac dobbiamo garantire i presidi di sicurezza», sottolinea.Ma cosa prevede il nuovo piano? «E’ previsto un allungamento della pista fino a poco meno di mille metri e quindi nulla a che vedere con gli aerei di linea, che non ci saranno mai. Si tratta semmai di potenziare un sito per la protezione civile, l’antincendio, la scuola di volo e tutto il traffico commerciale leggero legato allo spostamento di singoli gruppi». Prossimo step? « Appuntamento con Enac quando il piano strutturale sarà adottato».