
Borgo Arnolfo
Arezzo, 19 gennaio 2021 - Dopo oltre dieci anni si chiude, finalmente, una lunga storia legata al futuro dell’area nella quale sorgeva l’ex ospedale Alberti di San Giovanni Valdarno. Questa mattina è stato infatti aggiudicato all’asta il complesso di Borgo Arnolfo, ad un decennio ormai in degrado, collocato proprio alle porte del centro storico della città di Masaccio. Una giornata per certi versi storica, perché quel’ammasso di ferro e acciaio, finalmente, avrà una nuova destinazione, trasformando radicalmente un angolo di città. “Una grande soddisfazione nel ricevere questa notizia – commenta il sindaco Valentina Vadi – L’area era una ferita aperta nel cuore della città e meritava una prospettiva diversa. Con l’acquisto di oggi si apre uno scenario nuovo e finalmente quello spazio potrà essere recuperato e riprogettato”.
A fine settembre il consiglio comunale di San Giovanni Valdarno aveva approvato una delibera, (“ proposta e fortemente voluta dalla Giunta comunale”), per dare il via ad un nuovo percorso per il complesso che, da oltre dieci anni, aspettava una soluzione definitiva. Dodici mesi di tempo per ricevere proposte, poi l’area sarebbe stata pianificata dal Comune.“Un risultato importante, in continuità con il cammino intrapreso – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrini – La rigenerazione di Borgo Arnolfo offrirà una concreta opportunità di sviluppo per il nostro territorio. Oggi possiamo dire conclusa una lunga e difficile situazione di stallo e possiamo iniziare a scrivere un nuovo capitolo”. Del resto quel cantiere abbandonato che si affaccia su Corso Italia non rappresenta certo una bella cartolina per uno dei centri storici più belli della Toscana. E gli interventi di “abbellimento” effettuati in questi ultimi anni non hanno certo attutito l’impatto visivo.
La storia di Borgo Arnolfo è legata a quella del vecchio ospedale Alberti. La struttura, infatti, è sorta proprio sulle ceneri del vecchio nosocomio e doveva essere destinata ad uso residenziale e commerciale. Ha una superficie costruita di 7.686 mq e il volume complessivo a 25.365 mc. L’intervento è in standby dal dicembre del 2010, in concomitanza con i gravi problemi finanziari della società proprietaria dell’immobile, e questa vicenda è senza dubbio una delle più controverse degli ultimi anni, soprattutto per l’importanza dell’opera e per la storia di un luogo caro a tutti i cittadini. I ritardi e il blocco dei lavori, in questi anni, hanno animato anche la vita politica cittadina e non sono mancate, anche all’interno del consiglio comunale di San Giovanni interrogazioni e richieste di approfondimento. Adesso, finalmente, la svolta.