LUCA AMODIO
Cronaca

“Vieni al bar”: ma è una trappola. Perde un occhio dopo il pestaggio

Un 34enne è stato aggredito con pugni e spray al peperoncino: dopo un anno ha sporto denuncia. L’ipotesi è di un regolamento di conti nel mondo dello spaccio di droga

Indagini della polizia

Indagini della polizia

Arezzo, 21 settembre 2024 – Gli hanno teso un’imboscata. Si sono presentati in due e lo hanno aggredito. Prima lo hanno stordito con lo spray al peperoncino, poi hanno continuato con calci e pugni. Nello scontro ha perso la vista da un occhio: dovrà sottoporsi a un intervento per rimuoverlo.

La vicenda risale a più di un anno fa ma l’episodio emerge soltanto adesso: a raccontarlo agli uomini della squadra mobile di Arezzo è la vittima del blitz. Feroce e cruento. È da poche settimane che l’uomo classe 1991, originario del Marocco, ha sporto querela in Questura. L’ipotesi dell’aggressione è quella di un regolamento nel giro dello spaccio di droga, ma tutto dovrà essere riscontrato dagli accertamenti della polizia che già hanno convocato di nuovo l’uomo per il riconoscimento degli aggressori.

Si tratterebbe di due volti noti nelle sale della questura. Gli ambienti sono quelli della droga. Un regolamento di conti nel traffico di stupefacenti? Tutto da vedere, al momento. Fatto sta che uno dei due presunti aggressori - stando ai nomi indicati dalla vittima - sarebbe morto da qualche mese; l’altro non ha una fissa dimora. La squadra mobile lo sta cercando.

Era il primo aprile dello scorso anno. Il 34enne marocchino era stato attirato in località Indicatore. “Aveva necessità di parlarmi”, ha detto in Questura la vittima. Si dovevano vedere ad un bar ma era una trappola. Il tunisino si presenta con un amico e partono le botte. Calci, pugni e anche uno spray al peperoncino con cui è stato messo definitivamente a terra mentre continuava la scarica di colpi. Gli hanno anche rubato una borsa tracolla in cui teneva soldi e documenti ma questo è il meno in confronto al referto medico.

“Scoppio del bulbo oculare” si legge nei documenti del San Donato di Arezzo a cui è seguita un’operazione chirurgica. La prima di quattro, tra Roma e Ferrara. Per ora: perché è attesa anche un quinto intervento. Stavolta per rimuovere l’occhio. Il 34enne vede solo dall’altro.

Per questo è andato in questura a denunciare quanto accaduto. Assistito dall’avvocato Tommaso Scarabicchi ha sporto querela per lesioni gravissime aggravate dallo sfregio permanente del viso. Il 34enne ha spiegato ai poliziotti che quel giorno c’erano alcuni testimoni che però non saprebbe riconoscere. Ha saputo invece, dicevamo, identificare gli aggressori. In questura ha spiegato agli investigatori che sono volti noti del mondo dello spaccio aretino. Nel frattempo, uno di loro sarebbe già morto.