
Salvati dalla valanga
Arezzo, 6 febbraio 2015 - Una slavina. Che sulla montagna tra Romagna e Toscana, appena oltre il confine del passo della Calla travolge uno scialpinista impegnato in un fuoripista sul canale del Falco, sul versante toscano dell’omonimo monte. Sfiorati dalla valanga anche due suoi amici. Il più grave dei feriti è stato trasportato all’ospedale di Forlì: le sue condizioni sono giudicate «molto gravi». Lo sciatore, 25 anni, è andato in ipotermia. Non gravi invece le condizioni dei suoi amici, un 25enne e un 60enne, trasferiti in ospedale dal 118. I tre sono aretini, tutti apparterrebbero al Cai. Con loro c’erano anche due cani: uno è morto, l’altro è disperso. Alle 17.50 era arrivata la prima telefonata di soccorso. A chiamare è uno degli amici del ragazzo travolto. «Un nostro amico è sepolto da metri di neve, siamo stati colpiti da una valanga...». La comunicazione è difficile, sul Monte Falco sta nevicando. Alle 18 il manto è di un metro di altezza. Da Bologna la telefonata viene smistata alla centrale di Ravenna. In due minuti vengono allertati gli uomini del soccorso alpino: dalla stazione di Monte Falco parte un gatto delle nevi verso il canalone, sul versante del Comune di San Godenzo. A un certo punto il gatto delle nevi deve fermarsi. Si avanti solo a piedi, con le ciaspole. Passanoi pochi minuti e i soccorritori riescono a rintracciare i due sciatori. Che in quel momento stanno scavando a mani nude sulla neve per cercare di estrarre l’amico. Le condizioni meteo sono terribili. La temperatura è sottozero. La neve continua a cadere copiosa. Il vento è imbizzarrito. Condizioni estreme, anche per un esperto sciatore. E ancora più difficile e pericoloso quel punto diventa quando la neve è fresca. Loo sciatore viene estratto. Le sue condizioni appaiono gravi. Verso le 19 lo sciatore viene sistemato su una barella e trasportato verso la strada, dove ad attenderlo ci sono le ambulanze del 118. Che a tutta velocità ripartono verso l’ospedale di Vecchiazzano.