
Al lavoro con i gilet di Panno Casentino: "Un modello europeo"
Obiettivi ambiziosi per il progetto Life ShepForBio partito ieri a Stia, cofinanziato dall’Unione Europea e che vede in campo diversi partner tra cui la Regione Toscana, il Parco del Casentino e Dream Italia. Oltre al ricambio generazionale nella pastorizia, c’è il miglioramento dello stato di conservazione di alcuni habitat naturali. In particolare prati e pascoli che stanno un po’ scomparendo ovunque per far posto ad arbusti e spini.
"Alla fine di questo progetto che andrà avanti per quattro anni - dice Marcello Miozzo (nella foto) di Dream Italia - contiamo di recuperare 492 ettari di prateria nella catena appenninica e in un’appendice del Pratomagno. Abbatteremo gli arbusti e creeremo un ambiente per l’attività della pastorizia, ma che tuteli e difenda tutta la biodiversità presente. Con il progetto Life metteremo anche abbeveratoi e punti sale. E tutto quello che serve alle greggi".
"Ci siamo ispirati al modello delle scuole per pastori che ci sono in Europa - continua Tommaso Campedelli sempre di Dream Italia - i nostri aspiranti pastori seguiranno dodici moduli teorici e uno stage nelle aziende. Parte ora in primaveraestate al pascolo e parte in autunno dentro le stalle per la gestione degli animali".
Questa scuola per pastori è un’importante opportunità anche per i Comuni della montagna come ha sottolineato il sindaco di Stia Nicolò Caleri: "Bisogna smettere di pensare che per lavorare e far carriera bisogna scappare dalla montagna. Officine Capodarno è invece la conferma che in montagna si può fare formazione. Una formazione particolare che altrove non si trova".
Ai giovani della scuola sono stati regalati dei bellissimi gilet in Panno Casentino realizzati da Tessilnova e portati a Officine Capodarno da Claudio Grisolini che sta portando avanti un bellissimo progetto di filiera della lana legato alla storica attività ereditata dal padre.
So.Fa.