REDAZIONE AREZZO

Al Teatro Signorelli va in scena l’omaggio di Cortona a Maria Callas

In occasione del centenario della nascita di Maria Callas, la Compagnia Opus Ballet omaggia la grande cantante con un trittico coreografico che unisce elementi biografici, ispirazioni musicali e danza contemporanea. Una lettura innovativa per parlare di una realtà vissuta.

Al Teatro Signorelli va in scena l’omaggio di Cortona a Maria Callas

Al Teatro Signorelli va in scena l’omaggio di Cortona a Maria Callas

In occasione del Centenario dalla nascita di Maria Callas il Comune di Cortona, insieme alla Fondazione Toscana Spettacolo e all’Accademia degli Arditi, ha deciso di rendere omaggio alla straordinaria cantante soprano. Il quarto appuntamento della stagione teatrale,stasera alle 21, è infatti "Callas Callas Callas" con le coreografie di Adriano Bolognino, Carlo Massari e Roberto Tedesco, i danzatori della Compagnia Opus Ballet per una produzione della Compagnia Opus Ballet, in coproduzione con Fondazione Festival La Versiliana. Padrona del palcoscenico, Maria Callas ha portato al centro dell’opera il dramma, la passione, la struggente carica espressiva di una grande attrice. Divenuta un’icona di stile, la sua storia, la sua sofferenza e la sua grandezza la resero un personaggio conosciuto da tutti, anche dal pubblico che non conosceva l’opera lirica. A 100 anni esatti dalla sua nascita la produzione 2023 di Compagnia Opus Ballet omaggia la grande cantante riunendo per la prima volta tre tra i più interessanti nomi della coreografia d’autore italiana, Adriano Bolognino, Carlo Massari e Roberto Tedesco, in una lettura contemporanea e innovativa di uno dei personaggi più iconici del Novecento. Ogni coreografo porterà in scena un diverso aspetto della vita e dell’opera di Maria Callas in un vero e proprio "trittico coreografico", un inedito affresco in cui elementi biografici, ispirazioni musicali e iconografia si fondono con la danza contemporanea nella creazione di un linguaggio inedito. Il progetto continua idealmente il percorso di ricerca artistica che la compagnia persegue già da anni e che vede dialogare la danza contemporanea con storie e musiche classiche, considerate "di repertorio", che diventano terreno fertile per la creazione di qualcosa di completamente diverso. Il classico diventa chiave di lettura per il mondo contemporaneo, con l’obbiettivo di destrutturare e arricchire il repertorio per parlare di una realtà vissuta, tangibile, a noi vicina.