CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Alain Delon e la Madonna del Parto. Addio al grande attore francese: la fece conoscere al mondo in un film

Una pellicola del 1972 mostrò l’opera pierfrancescana anche se le scene non furono girate a Monterchi. Oltre trent’anni dopo fu l’ospite d’onore nella vicina Città di Castello per il Festival delle Nazioni

Una scena del film «La prima notte di quiete» con la Madonna del Parto alle spalle di Alain Delon

Una scena del film «La prima notte di quiete» con la Madonna del Parto alle spalle di Alain Delon

Arezzo, 19 agosto 2024 – Grazie ad Alain Delon anche dalla comunità di Monterchi per la visibilità che mezzo secolo fa seppe guadagnare la Madonna del Parto. Nonostante il grande attore francese, morto ieri all’età di 88 anni, non si sia mai probabilmente recato di persona in Valcerfone.

L’unica sua presenza fisica certa in Alta Valle del Tevere, ma sul versante umbro, risale all’agosto del 1995, quando si recò nella vicina Città di Castello perché in quella edizione del Festival delle Nazioni era ospite appunto la Francia.

E allora, torniamo indietro di 52 anni: su tutti i cinema uscì "La prima notte di quiete", film di genere drammatico e romantico nel quale Alain Delon comparve accanto al celebre affresco di Piero della Francesca che ritrae la Vergine in dolce attesa; un’immagine iconica che tuttavia la Chiesa stentò a mandar giù fino a qualche tempo fa e che per la gente del luogo è motivo di orgoglio: il volto della Madonna è quello della madre di Piero, che era originaria proprio di Monterchi.

Nella pellicola del regista Valerio Zurlini, Delon interpretava il ruolo di Daniele Dominici, insegnante supplente di un liceo classico di Rimini, il quale all’uscita da scuola invitava una sua allieva di nome Danina (parte affidata all’attrice Sonia Petrova) a visitare insieme a lui l’opera custodita a Monterchi, cosa che avvenne seppure con una differenza sostanziale: il dipinto era in effetti la Madonna del Parto, mentre la chiesa nella quale venne girata la scena era la Pieve di Ponte Messa - frazione Pennabilli a metà strada esatta fra Sansepolcro e Rimini lungo la Marecchiese – e non la cappella di Momentana, dove nel 1972 alloggiava ancora l’affresco. Una visione che si rivelò magica per entrambi: il professore si animò di entusiasmo, la studentessa si sbloccò dal suo atteggiamento malinconico e indifferente, al punto tale che sulla strada del ritorno, di notte, i due finirono con il baciarsi in modo molto passionale, fino a quando la ragazza non vide a distanza l’auto del fidanzato e allora decise di allontanarsi immediatamente.

Nel passato dell’uomo c’era un mistero: il suicidio del suo primo amore. A lei, il giovane aveva dedicato un libro di poesie, intitolato come un verso di Goethe, "La prima notte di quiete", intesa come morte.