SONIA FARDELLI
Cronaca

Alberi da frutto del Casentino. Salvate 24 varietà antiche con un progetto della Regione

Prodotti che potevano scomparire e che invece rimarranno sulle tavole e sui banchi dei mercati. Saccardi: "ll loro recupero permetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici" . .

Prodotti che potevano scomparire e che invece rimarranno sulle tavole e sui banchi dei mercati. Saccardi: "ll loro recupero permetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici" . .

Prodotti che potevano scomparire e che invece rimarranno sulle tavole e sui banchi dei mercati. Saccardi: "ll loro recupero permetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici" . .

Il Casentino difende la sua biodiversità e salva dall’estinzione 24 varietà di albero da frutto un tempo comuni in tutta la vallata e che adesso rischiano di scomparire. Specie preziose che con l’aiuto di agricoltori "custodi", sostenuti dalla Regione, potranno rimanere sulle tavole e sui banchi dei mercati mantenendo ancor più ricca l’agrobiodiversità toscana. Un’operazione che è stata possibile con un progetto finanziato dal Psr tramite Terre Regionali Toscane e realizzato dall’Unione dei Comuni montani del Casentino e dalla Scuola universitaria Sant’Anna di Pisa. In particolare, le cultivazioni salvate sono due ciliegi, quattordici meli, sette peri e un pesco. "Il recupero di queste antichi alberi da frutto - ha detto l’assessore all’agricoltura Stefania Saccardi - permetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici in corso e la conservazione della biodiversità del territorio anche attraverso la loro valorizzazione soprattutto nelle aziende agrituristiche. Oggi più che mai la tutela delle risorse genetiche locali si lega ai temi della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti climatici, dell’economia circolare, della tutela del suolo, dell’acqua e della biodiversità naturale e selvatica. Anche per questo la Regione sta dando il supporto necessario a che l’impegno degli agricoltori custodi come quello delle banche del germoplasma sia conservato per la vitalità della nostra agricoltura" . La maggior parte di queste varietà sono già iscritte al registro nazionale per la commercializzazione del materiale di moltiplicazione delle specie frutticole e dal 13 febbraio sono anche nel repertorio regionale delle varietà locali a rischio di estinzione della Toscana, che permette il sostegno ai coltivatori custodi e alla banca del germoplasma tenuta dall’Unione dei Comuni del Casentino nell vivaio di Cerreta a Camaldoli. Queste piante da frutto a rischio di estinzione si trovano un po’ in tutta la vallata,in particolare nei comuni di Bibbiena, Capolona, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio Stia, Subbiano e Talla. Le 24 specie salvate sono il Ciliegio Corniola di Partina, Ciliegio Corniola di Quota, Melo Badia alle Pratole, Melo Renetton, Melo Rigata, Melo Biancuccia, Melo Bianca, Melo Agretta, Melo Renettaruggina, Melo Regina, Melo Deliziosa di Montagna, Melo Cipolla, Melo Chitignano, Melo Ruggina estiva, Melo Cacona, Melo Calvè di montagna, Pero Bottiglia, Pero Campanella, Pero Cova, Pero Marammo, Pero Pappona, Pero Spadona, Pero Verdona, Pesco Vinoso.