
Bella iniziativa all'ospedale della Gruccia.
Arezzo, 12 marzo 2025 – E' stata un'iniziativa di grande valore. Per la prima volta, all'ospedale di Santa Maria alla Gruccia, la musicoterapia ha incontrato l'estetica oncologica. L'evento si è tenuto lunedì scorso e ha visto la presenza del musicoterapista e psicologo Ferdinando Suvini e dell'estetista APEO Gaia Tilli, che hanno incontrato le persone assistite e il personale sanitario in ambito oncologico. L'obiettivo è quello di sostenere i malati nel percorso di cura con progetti finalizzati al benessere psico fisico. "Dal 2012 – ha detto la dottoressa Simona Scali, direttrice dell'UOSD di Oncologia del Valdarno - con il sostegno di ANDOS Valdarno, i progetti di musicoterapia “Musi…curando” e di estetica oncologica “T'insegno un trucco: vedersi bene per sentirsi meglio”, vengono proposti ai nostri pazienti come interventi integrati alle principali ed essenziali terapie mediche e si inseriscono a tutti gli effetti nel piano di cura della malattia oncologica. Gli incontri come questo hanno la finalità di migliorare la qualità di vita delle persone assistite indirizzando anche su un altro piano terapeutico i bisogni psicofisici dei nostri pazienti".
"La musicoterapia- ha aggiunto il Maestro Suvini- utilizza le vibrazioni sonore e la musica come strumento per interagire con il paziente, è un processo sistematico di intervento dove il terapeuta aiuta le persone a migliorare il proprio stato di salute, utilizzando le esperienze musicali e le relazioni che si sviluppano attraverso di esse come forze di cambiamento. La musica, inoltre, ci aiuta a scoprire e comprendere il nostro vissuto e ci offre la possibilità di contattare e rielaborare stati interni altrimenti difficili da esprimere, facilitando la comunicazione e incontrando i bisogni della persona".
"In questa esperienza - ha spiegato Gaia Tilli- abbiamo pensato di sfruttare la sinergia con la musicoterapia per insegnare alle persone e al personale dell'oncologia, tecniche di rilassamento e automassaggio. Il corpo della persona con patologia oncologica può subire dei cambiamenti, con conseguenze sulla percezione di sé e sulla vita di relazione. Il nostro obiettivo è aiutare le persone a riappropriarsi della propria immagine ea riconquistare fiducia".
"L'umanizzazione delle cure e il sostegno ai pazienti passa anche per progetti come questi – ha concluso la direttrice dell'ospedale, Patrizia Bobini - la musicoterapia e l'estetica oncologica aiutano le persone che stanno affrontando un percorso di cura, valorizzando la comunicazione, la partecipazione e la condivisione".