Alla stazione il kebabbaro d’Italia. Il suo spot da Cattelan

Cantato da un cliente, il «trap» vola sul web. Il conduttore: incredibile

Il kebabbaro

Il kebabbaro

Arezzo, 26 marzo 2018 -E’ DIVENTATO un caso social, poi ha sconfinato anche le barriere del web. Shafqaat Ahmed, il proprietario del «New Kebab la Stazione», tra un kebab e l’altro si è inventato uno spot pubblicitario al ritmo di trap che sta facendo impazzire la rete, e qualcuno lo ha già ribattezzato il «re degli spot». Trenta anni, pakistano, da sei ad Arezzo. Dopo i classici volantini pubblicitari e i manifesti ha deciso di cavalcare la forza dirompente dei social. Un giorno, parlando con un suo giovane cliente, Ashno, appassionato di trap, hanno deciso di dar vita ad uno spot sul «New Kebab la Stazione», produzione di Audiofollia.it. Ossia – come dice il nome – il kebabbaro che si trova davanti la stazione di Arezzo (più precisamente dopo le strisce pedonali). Con una semplice telecamera e un po’ di trap-fantasia, hanno creato la réclame dell’anno.

Lo spot ha fatto presto il giro della rete, arrivando ad un fuori classe dello spettacolo come Alessandro Cattelan, noto conduttore televisivo e radiofonico italiano, che ha parlato dello spot, trasmettendolo per la prima volta in tv, nella sua trasmissione «E poi c’è Cattelan», il talk-show televisivo italiano trasmesso in seconda serata su Sky Uno.

«E’ LA CANZONE trap (per i non addetti ai lavori un sottogenere musicale dell’ hip hop) più bella del momento» ha commentato in trasmissione il conduttore. E ancora: «Ragazzi siamo difronte al Kendrick Lamar di Arezzo». Commenti a dir poco lusinghieri. Poi subito dopo è partito lo spot «Nigga ha fame e non ha paura»: il trapper Ashno, un ragazzone con gli occhiali a specchio, mette in rima l’amore per il kebab. Lo spot ha «fatto il botto», ci dicono i ragazzini in fila. E mentre salgono i profumi di spezie e salsa all’aglio, Shafqaat precisa.

«NON HO seguito nessun corso o laurea in marketing. Solo lavoro di fantasia e passione». Anche il simpatico logo, una locomotiva con al posto del fumo un kebab è opera sua, come quello della seconda attività che ha aperto insieme al fratello a Castiglion Fiorentino. E mentre ad Arezzo lo ha raggiunto la sua famiglia, la moglie e due bambine, Shafqaat sta già lavorando ad una nuova idea. «Inventerò qualcosa di nuovo. Intanto mi godo l’inatteso, incredibile, successo che ha riscosso il video». Saranno i fumi del kebab e delle prelibatezze del suo paese, ma questo uomo sembra un vulcano di idee.