REDAZIONE AREZZO

Alla Verna le reliquie di Wojtyla Le affiderà ai frati l’amico Dziwisz Trent’anni fa la visita al santuario

Talare e sangue saranno conservati col saio di San Francesco. Da settembre cambierà il guardiano del convento

Alla Verna le reliquie di Wojtyla Le affiderà ai frati l’amico Dziwisz Trent’anni fa la visita al santuario

"San Francesco, stigmatizzato de La Verna, il mondo ha nostalgia di te". E’ il 17 settembre del 1993 e Giovanni Paolo II, primo Papa sul monte, inginocchiato nella Cappella delle Stimmate davanti alla robbiana più maestosa, legge la preghiera che aveva composto di persona. Trent’anni fa esatti, bucando la nebbia che all’inizio dell’autunno avvolgeva il santuario. 30 anni dopo un Papa ormai santo idealmente torna sui suoi passi.

Lunedì due reliquie saranno affidate ai frati del convento. Una veste talare bianca e alcune gocce del suo sangue. Saranno conservate per sempre nella cappella in Basilica che protegge anche il saio di San Francesco, sulla destra della navata.

E a portarle su, sul monte preso d’assalto in questi mesi da migliaia di pellegrini, sarà proprio il cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia e segretario personale di Papa Wojtyła. Segretario e amico, un uomo che nel tempo ne ha raccolto le confidenze, le fatiche, le gioie.

Una cerimonia in piena regola. Alle 11 la Messa solenne celebrata in basilica dal Cardinal Angelo Comastri, intorno alla cui catechesi i luoghi francescani si sono affollati durante l’estate: è Vicario Generale emerito della Città del Vaticano. Titoli che nascondono per tutti una realtà semplicissima. Legare con forza la memoria del Papa santo al monte di Francesco.

E’ la cosa che emoziona di più il padre guardiano Francesco Brasa. Che proprio il primo settembre lascerà l’attuale incarico per diventare parroco a San Romano Valdarno, in provincia di Pisa. Il suo testimone sarà raccolto da padre Guido Fineschi, provinciale dei frati minori dal 2014: sarà lui ad accompagnare La Verna ad un evento storico, gli 800 anni delle Stimmate nel settembre del 2024.

"Per me – spiega Brasa – è un’emozione legare i miei ultimi giorni da guardiano alla consegna di queste reliquie".

Un’emozione condivisa con un altro personaggio ormai famoso: Domenico Giani, aretino doc, per anni alla guida della sicurezza vaticana e quindi dei Papi. Sarà lui lunedì a raccontare il suo percorso a fianco di Wojtyla. E sarà come quadrare un cerchio. Proprio in quel settembre del 1993 era iniziata in fondo la sua avventura vaticana. Chiamato dai frati a dare una mano come volontario nei giorni della visita del Papa. In quella occasione conobbe Cibin, lo storico comandante della sicurezza.

Di lì a qualche anno ne sarebbe diventato il vice per poi prenderne il posto a fianco di tre pontefici. La foto più preziosa che conserva è quella con Giovanni Paolo II nei corridoi della La Verna insieme alla sua famiglia. Era un Papa che stava scoprendo in quei mesi la malattia che lo avrebbe minato. E che dal precipizio benedisse il Casentino. Prima di inginocchiarsi alle Stimmate. Prima di confidare la sua nostalgia per Francesco.

Alberto Pierini