LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Cerco cento operai ma nessuno risponde". Allarme agricoltura: frutteti senza braccia

Virgilio Peruzzi da mesi lancia annunci. "Se entro il 10 settembre non avrò addetti, rischio il raccolto già colpito dalla siccità"

Virgilio Peruzzi, imprenditore agricoli della Valdichiana

Arezzo, 14 agosto 2022 - Servono cento persone per portare in tavola le mele della Valdichiana, ma non si trovano. Il piatto piange e rischia di versare lacrime amare se entro il 10 settembre alla porta dell’azienda agricola "La Coccinella" di Alberoro, non si presenteranno cento operai per a raccolta. "Li cerchiamo da mesi ma nessuno ha risposto agli annunci che ripetiamo sui social, nelle bacheche dei centri per l’impiego, sulle piattaforme web specializzate nella selezione di personale", dice sconsolato Virgilio Peruzzi, una vita di lavoro (e passione) tra i suoi meleti. "In tanti anni che sono qui non ho mai visto un cosa del genere. Non possiamo rinunciare al raccolto", sbotta cammimando tra i "filari" di mele in maturazione. Nei cinquanta ettari di terreno coltiva tre qualità di mele con caratteristiche uniche legate al "microclima della Valdichiana", spiega toccando una golden, la prima tipologia ad essere raccolta e sistemata sulle casse in partenza per grande distribuzione, grossiti e ortomercati dell’Italia centrale ( da Firenze, Lucca, fino a Parma passando per Modena).

La particolarità è "la ruggine", una speciale conformazione della buccia che conferisce al frutto maggiore dolcezza e fragranza. Insomma un sapore che esiste solo nei terreni della vallata; per questo le mele sono registrate come prodotto tipico e se la "giocano" con le blasonate del Trentino. "Siamo fieri della nostra frutta, di altissima qualità", ribatte Virgilio che dalle golden passa ai "filari" di Stayman "anche questa con la ruggine" (la seconda nella sequenza della raccolta). Poi si ferma davanti alle piante di Fuji, altra tipologia richiesta dai mercati. A Virgilio i meli danno in media 22mila quintali di frutti all’anno. E se nel 2021 ha dovuto fare i conti con quantità minori a causa della gelata che ad aprile "seccò" gran parte dei frutteti della Valdichiana, quest’anno ha già "combattuto" con la siccità che "ci ha costretto a un utilizzo maggiore degli impianti di irrigazione a chioma alimentati a gasolio, il cui costo è schizzato alle stelle nel giro di pochi mesi", al punto che "per l’irrigazione, ad oggi abbiamo consumato il 50 per cento in più di gasolio agricolo rispetto all’anno precedente".

Non solo: se l’acqua non è mancata ai meli di Virgilio, le "bombe" di calore hanno comunque lasciato il segno sulle piante che producono frutti di dimensioni più piccoli. "Il melo con temperature superiori ai trenta gradi rallenta la crescita dei frutti per mantenersi in forze e affrontare il calore eccessivo".

Sul piano economico, raccogliere frutta di pezzatura minore è una penalizzazione perché "le mele più piccole sono destinate ai sacchetti per la grande distribuzione che paga meno rispetto al frutto di dimensioni normali". E in queste condizioni, Virgilio non può affrontare la stagione della raccolta da solo. "Non ci voglio neanche pensare. Ho telefonato a tutto il personale che negli anni ha partecipato alle raccolte ma hanno risposto solo in dieci. E pensare che pochi anni fa, in azienda tra giugno e luglio avevamo la fila di persone a lasciare le richieste di lavoro; oggi siamo ridotti così...", sbuffa. Il motivo se lo spiega solo in parte perchè "ad esempio alcuni nostri ex lavoratori hanno optato per il settore edilizio con il boom degli incentivi; qualcun altro chiede un incarico in nero per non compromettere il reddito di cittadinanza. Queste persone noi le abbiamo respinte: lavoriamo da sempre con contratti nazionali e rispettando tutte le regole".

Virgilio sta preparando le 12 frigocelle che dalla fine di settembre custodiranno le mele secondo una tabella dei valori organolettici molto rigorosa che non prevedono ritardi nella raccolta. "Per farle funzionare, serve l’energia elettrica e la bolletta è più che raddoppiata". Ora, la priorità è togliere le mele dalle piante nei tempi giusti e salvare il raccolto.