LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Arezzo, allarme presidi. La Cgil: ombre sulle lezioni per i vuoi negli istituti. Torna il nodo dei precari

Il sindacato lamenta una partenza frenata per le carenze di personale. Nel mirino anche le supplenze e in particolare i posti riservati al sostegno. "Con gli incarichi sostitutivi, l’attività non decolla: troppi ritardi da Roma"

Una scuola (foto archivio Ansa)

Una scuola (foto archivio Ansa)

Arezzo, 24 agosto 2024 – Presidi globetrotter, il puzzle dei supplenti, i numeri del personale scolastico che non basta mai. Sono i temi cerchiati in rosso nella "cartina" della Cgil che disegna le caselle delle scuole aretine, i posti per i docenti, già assegnati e da assegnare nella corsa verso la prima campanella, il 15 settembre. A sollevare il caso dei presidi che mancano e dei reggenti ai quali, a breve, verranno assegnati gli incarichi, e del rischio di arrivare in classe con una parte di cattedre scoperte è la Cgil. La preoccupazione, spiega Luisa Attaguile, alla guida della Flc Cgil Scuola, è che "aprendo alle reggenze, si inneschi un meccanismo che per passaggi burocratici e tecnici, non consenta un avvio tranquillo, con un dirigente scolastico al suo posto da subito, cioè al governo della sua scuola". C’è poi un altro fattore penalizzante che il sindacato rileva e riguarda "il fatto che i reggenti dovranno dividersi almeno tra due istituti e dunque saranno meno presenti nell’arco della settimana in una o nell’altra scuola". A questo si aggiunge, secondo il quadro delineato dal sindacato, "la mancanza in alcuni istituti anche della figura del direttore dei servizi generali amministrativi che si occupa di bandi, capitolati di appalti, fondi Pnrr, solo per citare alcuni campi operativi, e della gestione del personale Ata". Il rebus sta nella vicenda, assai complicata, quasi un rompicapo, del concorso nazionale per dirigenti varato nel 2017 poi incappato in una sequela di contenziosi che hanno portato a una seconda selezione per i ricorrenti, finita anch’essa in stand by per effetto del ricorso al Tar di Roma impugnato da alcuni candidati. I giudici amministrativi dovranno pronunciarsi il 5 settembre, cioè proprio alla vigilia della partenza del nuovo anno scolastico.

Gli istituti che andranno in reggenza saranno sette su 52 scuole aretine. "Si tratta di cinque istituti comprensivi e due superiori. In Casentino, andranno a reggenza il Comprensivo Alto Casentino e il Comprensivo di Soci. In Valtiberina, il Comprensivo di Sansepolcro e quello di Sestino. In Valdarno andrà a reggenza il Comprensivo di Loro Ciuffenna. Poi ci sono gli istituti superiori, Isis in Valdarno e l’Isis Buonarroti Fossombroni di Arezzo", spiega Attaguile. Che sul fronte dei precari avverte: "Si procede a rilento: stiamo aspettando che vengano definite le assegnazioni delle sedi per poi far partire il bollettino con la copertura definitiva dei posti". Un meccanismo che riconduce a Roma, secondo la Cgil che lamenta ritardi nella messa a punto della macchina organizzativa.

«A dieci giorni dall’inizio delle lezioni, la scuola si trova a fare i conti con alcune criticità, con una macchina ministeriale lenta, ad esempio per l’assegnazione delle sedi ai docenti che dovranno entrare in ruolo e agli insegnanti che dovranno occupare posti di supplenza", sottolinea la segretaria provinciale Flc Cgil Scuola che in questi giorni frenetici lavora in raccordo con il provveditorato aretino.

«Gli uffici sono impegnati al massimo per rispettare la tempistica e riempire i vuoti. Anche l’Ufficio scolastico regionale sta facendo un grande lavoro, ma il nodo resta a Roma". Nel valzer di cattedre e che ogni anno accompagna la partenza del nuovo anno, c’è un altro cambiamento importante. Il provveditore Roberto Curtolo va in pensione e al suo posto è stato nominato Lorenzo Pierazzi, al timone dell’Isis valdarnese. Resterà in carica fino al 31 dicembre.