Arezzo, 24 giugno 2022 - Davanti un’estate torrida e previsioni meteo che secondo la Lamma non prevedono piogge. L’ emergenza siccità che sta colpendo Piemonte e Lombardia si sta estendendendo anche al Centro Italia. I torrenti sono asciutti, i fiumi in secca e l’agricoltura è in ginocchio e siamo solo all’inizio della stagione più calda. L’allarme lanciato dagli esperti paventa anche la possibilità di ricorrere a dei razionamenti.
Certo l’acqua potabile per uso domestico è generalmente l’ultima a essere limitata: ma intanto scattano i primi accorgimenti. Il primo è l’ordinanza comunale, già pronta e alla firma del sindaco, che vieta di usare l’acqua pubblica per lavare le auto, annaffiare orti e giardini o riempire le piscine. E’ quanto emerge dall’incontro convocato mercoledì dall’assessore all’ambiente e difesa del suolo della Regione Monia Monni a cui hanno partecipato insieme a tutti i sindaci, l’Autorità idrica Toscana, le Autorità di Distretto, l’Anci, Upi ed Anbi.
Durante l’incontro sono stati illustrati i dati che sottolineano appunto una severità idrica elevata, registrando uno dei periodi più siccitosi degli ultimi vent’anni. E se l’Arno non è ancora arrivato ai livelli del 2012, intanto i pozzi si trovano in una situazione peggiore rispetto agli anni precedenti e per tutti i corpi idrici sotterranei si riscontrano criticità. La buona notizia per il nostro territorio è che il bacino di Montedoglio è un’importante riserva idrica, sta garantendo l’approvvigionamento e se necessario potrà venire incontro ai nostri e perfino ad altri territori toscani.
Ma la gravità della situazione è confermata anche dalle indicazioni ricevute dal Consorzio Lamma che ha registrato, nei primi mesi dell’anno, una forte riduzione dei fenomeni piovosi, anche rispetto al 2017. Si prevede un luglio-agosto con temperature sopra la media e precipitazioni sotto la media, causa anche di importanti fenomeni di evaporazioni delle acque. Da noi piove poco e quando accade arrivano bombe d’acqua che fanno danni e sono difficili da assorbire.
Ma siamo messi davvero così male? «Veniamo dall’incontro convocato in Regione sulla crisi idrica – dice l’assessore Sacchetti – dal confronto con i vari soggetti che hanno responsabilità nella gestione delle acque è emersa la necessità di sensibilizzare la cittadina ad evitare gli sprechi. Al momento l’invaso di Montedoglio tiene e ci sono risorse sufficienti per uso domestico. Ma questo non ci esime da comportamenti idonei nell’uso dell’acqua vista la situazione. La Regione ha invitato i comuni ad emettere ordinanze precise per contingentare l’uso ed evitare sprechi».
Ecco allora l’ordinanza contro gli attingimenti indiscriminati. «Il documento è alla firma del sindaco – dice Sacchetti – determina il divieto di usare l’acqua dell’acquedotto per usi impropri: è vietato lavare la macchina, le pavimentazioni esterne, irrigare orti e giardini, riempire le piscine, sono previste sanzioni. Il problema è di natura infrastrutturale e occorrerebbero interventi programmati sul sistema degli invasi anche di piccole dimensioni da mettere in rete per far fronte all’attività agricola».
Obiettivo sensibilizzare i cittadini a un uso responsabile del bene più prezioso. «Per fortuna la nostra rete idrica non è un colabrodo – continua Sacchetti – anzi registra le migliori performance a livello nazionale. Ma con i torrenti e tutti i corsi d’acqua secondari a secco e l’Arno in condizioni non ottimali, è necessario interiorizzare le buone pratiche anti spreco. Anche perché non ci sono più piogge spalmante nell’arco dell’anno ma bombe d’acqua che difficilmente permettono il recupero».