Arezzo, 21 gennaio 2025 – È stato conferito questa mattina un riconoscimento del Consiglio regionale toscano all’Istituto Margaritone di Arezzo.
È la prima Scuola toscana a ricevere una tale onorificenza in virtù della specificità della sua formazione. Alla cerimonia erano presenti gli alunni delle classi terza A, quarta A e quinta A dell'indirizzo Orafi, il dirigente scolastico Rezzo Izzi, Roberto Santi che ha guidato l’Istituto fino allo scorso anno il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci (Lega), i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli (Pd) e Lucia De Robertis (PD), oltre al consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri che ha promosso l’iniziativa e il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Gli alunni hanno omaggiato il Presidente Mazzeo con la ‘Medaglia di Giorgio Vasari’ che l’Istituto realizza ogni anno in occasione della Giostra del Saracino. “Mi preme ringraziare il dirigente Izzo che sta portando avanti un fiore all’occhiello del nostro territorio – ha detto il consigliere Veneri – e anche Roberto Santi che anni fa ha salvato la scuola ed ha intrapreso un percorso a cui si devono i risultati odierni.
Per noi il Margaritone significa futuro per un settore trainante per l’economia aretina e toscana, basta pensare agli ultimi dati sull’export degli orafi che ha il valore più alto dell’intero comparto regionale del lusso e della moda.
Il Margaritone è l'unico Istituto professionale italiano per orafi e non è un caso che sia sorto ad Arezzo che è la prima provincia europea per la produzione orafa. Oggi è dotato di un laboratorio altamente tecnologico che non ha eguali almeno a livello europeo in termini di qualità e capacità di realizzazione tecnica.
Il settore sta andando bene e c’è richiesta di figure professionali specializzate. Pensate che ogni ragazzo diplomato al Margaritone riceve tra le 30 e 40 offerte di lavoro appena finisce il percorso di studi. Con questo riconoscimento abbiamo voluto premiare un’eccellenza regionale e nazionale che merita di essere conosciuta il più possibile”.