Arezzo, 29 gennaio 2025 – L’Istituto Omnicomprensivo “Fanfani-Camaiti” di Pieve Santo Stefano propone, a partire dall’anno scolastico 2025/2026, un percorso quadriennale innovativo.
Nel settore agrario, in linea con le direttive ministeriali e le esigenze del mercato del lavoro, si offre alle studentesse e agli studenti un percorso quadriennale in “Produzioni e Trasformazioni” che mira a formare esperti del settore agroalimentare, agroindustriale e agrario, approfondendo temi legati alla produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e nutraceutici.
Il progetto punta a offrire una formazione moderna e flessibile, con una forte attenzione all’interdisciplinarità, alle competenze pratiche e all’innovazione tecnologica. Il percorso rientra a pieno titolo fra i nuovi percorsi quadriennali afferenti alla filiera tecnologico-professionale cosiddetta del 4+2.
In sintesi, il percorso della “scuola superiore” (scuola secondaria di II° grado) termina entro i quattro anni, per poi lasciare ampia libertà di scelta allo studente su come intenderà proseguire il percorso formativo o lavorativo, potendo decidere di proseguire gli studi iscrivendosi all’Università, proseguire la professionalizzazione accedendo, senza esame di ammissione, direttamente ad uno dei corsi degli ITS (Istruzione Tecnologica Superiore) di riferimento oppure optare per l’immediato ingresso nel mondo del lavoro.
Il nuovo percorso quadriennale è arricchito da nuove discipline come Agricoltura 4.0 e 5.0, sensori hi-tech, rilevamenti multispettrali e biotecnologie. Gli studenti beneficeranno di laboratori avanzati di chimica, micropropagazione, botanica, realtà aumentata, idroponica, serre automatizzate, agricoltura di precisione e un birrificio didattico, solo per citarne alcuni.
La loro specializzazione si costruirà, giorno dopo giorno, all’interno dell’Azienda agraria scolastica: un’estensione di oltre 50 ettari con produzioni diversificate (oliveto, pomacee, tartufaie, allevamenti, ecc.). Completeranno il percorso gli stage e i tirocini, che offriranno agli studenti di vivere delle opportunità pratiche presso aziende locali – su tutte Aboca e Tratos -, nazionali ed estere, grazie a partnership strategiche.
Il progetto promuove, inoltre, la crescita dello studente-individuo che mira, oltre che ad avere una preparazione solida e al passo con i tempi, anche la costruzione di quel senso civico che tiene in forte considerazione la transizione ecologica ma in chiave sostenibile, attraverso i moduli didattici di agricoltura di precisione, studi incentrati sulle energie rinnovabili e l’economia circolare oppure studiando l’utilizzo di sottoprodotti (es. trebbie del birrificio, pollina) per compost e riscaldamento.
Altro aspetto fondamentale che partecipa attivamente alla piena acquisizione dello studente di quanto detto, è il focus che viene dato all’internazionalizzazione, grazie a progetti Erasmus+ per esperienze di mobilità all’estero, lo studio e l’acquisizione di certificazioni linguistiche (Trinity College) e il potenziamento delle metodologie CLIL (insegnamento in lingua inglese) applicate a contenuti tecnici e di indirizzo.
La riduzione del percorso da cinque a quattro anni, che potrebbe lasciar ipotizzare un aggravio eccessivo dell’impegno richiesto agli studenti, è, in realtà, bilanciata da una riorganizzazione didattica che potenzia le ore di laboratorio, le discipline STEM e le esperienze sul campo.
La didattica include metodologie moderne come il problem-based learning, l’apprendimento cooperativo e l’uso di tecnologie digitali. Il progetto trova la sua massima espressione nel coinvolgimento di numerose realtà esterne, tra cui: Università e centri di ricerca, per favorire il trasferimento tecnologico e la continuità formativa; le Imprese e le associazioni, attraverso percorsi di collaborazione con aziende locali e nazionali (es. CIA, Aboca, Tratos, Mastri Birrai Umbri, Farchioni) per tirocini e progetti didattici; Enti pubblici e professionali, che vedono la partecipazione di ordini professionali e organizzazioni come il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, l’Albo dei Periti Agrari e quello degli Agrotecnici, per citare alcuni esempi.
I benefici attesi da questo tipo di percorso sono molteplici: su tutti, la versatilità delle opzioni che offre al termine del percorso; la specializzazione, con una formazione attuale che volge lo sguardo alle più moderne tecnologie volte a pratiche agricole sostenibili, pronti a rispondere alle sfide del settore agroalimentare; l’occupabilità, grazie alla rafforzata connessione scuola-lavoro, con il rafforzamento della collaborazione tra istituti scolastici e imprese che garantisce una formazione aggiornata e competitiva che si traduce, in termini di possibilità occupazionale, in un ampio 85% dei diplomati occupato entro un anno, grazie anche all’offerta formativa e alla rete di enti ed aziende che il nostro ITS (Eat – Eccellenze Agroalimentari Toscane) di riferimento garantisce.
In sintesi, l’Istituto “Fanfani-Camaiti”, con il nuovo percorso in 4 anni dell’indirizzo tecnco Agrario in “Produzioni e Trasformazioni “, affiancato da quello Professionale Forestale e da quello Professionale Alberghiero (con la nuova curvatura in Nutrizione&Benessere), si propone come un centro di eccellenza per la formazione tecnico-professionale in ambito agrario, forestale e dei servizi enogastronomici puntando su innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione per preparare studenti qualificati e pronti ad affrontare le sfide che riguarderanno il futuro del settore agro-alimentare in tutte le sue declinazioni nonché della salvaguardia del patrimonio agro-forestale.